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Primo giorno di scuola, il welcome day dell'Itet tra nuove aule e tante matricole. "La scuola sia divertimento e luogo di crescita"

13 Settembre 2023

FERMO – Primo giorno di scuola, tutti in classe dalle Elementari alle Superiori. Solite code, le strade non sono cambiate durante l’estate, ma anche tanta voglia di riprendersi quel banco, che sia in prima o ultima fila.

Il welcome day dell’Itet Carducci Galilei è ormai un appuntamento fisso, come la passeggiata che lunedì porterà le ‘matricole’ dalla scuola fino al duomo passando per il palazzo comunale. Ci tiene la dirigente Cristina Corradini a questo momento, è il benvenuto a chi per cinque anni, almeno, sarà protagonista dell’istituto commerciale e geometri che attira sempre più studenti.

Sono 187 gli alunni iscritti al primo anno, “una grande crescita, oltre trenta allievi in più dell’anno scorso” precisa l’uomo dei calcoli, il professor Piero Mennò. Anche questo rende tutto più sereno, una scuola con più giovani è una scuola che può sentirsi davvero parte del futuro. “Dovete subito capire cosa significhi fare parte della grande famiglia dell’Itet” esordisce la dirigente dando il benvenuto agli alunni.

Che in classe vengono poi accompagnati da quelli di quinta, per creare quella sana collaborazione tra grandi e piccoli. È il format pensato dal professor Giuseppe Lupoli, insieme con Roberta D’Amore che come il sindaco Calcinaro oggi compie gli anni, per far sì che il primo giorno resti nei ricordi di chi deve muoversi tra i corridoi in cerca della classe con la sigla giusta.

“La scuola – ha sottolineato Lupoli, che insegna religione – deve essere un luogo in cui divertirsi. Ma nel senso etimologico, quindi deve essere un volgere altrove, un distrarsi da tutto il resto, un portarvi in un luogo che è fondamentale per la crescita personale e culturale”.

Ascoltano attenti gli alunni, la campanella intanto suona, per loro però prima c’è il taglio del nastro con tanto di ‘botto’ affidato ai tubi spara coriandoli. “Perché il colore non deve mai mancare nelle vostre vite” aggiunge la Corradini che viene affiancata da Ludovico Candidori, rappresentante di istituto: “Non posso che augurare un buon inizio ai nuovi alunni. Non sarà facile per ognuno di noi riprendere i ritmi delle lezioni, ma questa è una scuola che non ti lascia mai. E infatti in tanti questa estate abbiamo lavorato”.

Quello che i nuovi troveranno Candidori lo riassume bene: “Aule moderne, piene di tecnologia, laboratori, una grande biblioteca, corsi aggiuntivi pomeridiani. Se solo migliorasse il trasporto pubblico, sarebbe tutto perfetto”.

E una prima miglioria la chiede una studentessa che arriva dalla Valdaso: “Preside, se non cambia qualcosa io arriverò sempre alle 8,05, perché quest’anno il pullman deve passare anche per Moregnano”. Basterò poco per no far perdere all’alunna ogni giorno minuti di conoscenza, di certo la Steat rimedierà.

Per il resto, si vedrà. L’entusiasmo c’è, come il ritorno degli iscritti a Geometri, trenta alunni, all’indirizzo turistico, rilanciato dalle politiche governative, e la conferma ad alti livelli di grafica e comunicazione. “Che dotiamo di nuovi supporto grazie a investimenti della scuola e a fondi intercettati che aumenteranno nel corso dell’anno grazie a risorse via Pnrr” conclude la Corradini entrando in quella che sarà, almeno per un altro anno, la sua scuola fatta di 780 alunni, un centinaio di docenti, una decina i nuovi, una settimana corta per alcun corsi e normale per altri.

Raffaele Vitali

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