di Raffaele Vitali
MONTEFORTINO - Habemus progetto. È la conclusione di un percorso che dimostra che la volontà c'era, anche se i tempi sono stati più lunghi di quanto sperato. L'ingegner Massimo Conti, a cui la curia di Fermo ha affidato il compito di redigere il progetto, ha depositato in piattaforma il piano di recupero dell'Eremo di San Leonardo.
La chiesa costruita pietra su pietra con materiale povero, spesso donato oppure recuperato da padre Pietro Lavini, tornerà a splendere e ad essere il riferimento nel cuore dei Sibillini.
Il commissario Guido Castelli ha avuto un ruolo chiave perché ha pressato e si è subito detto disponibile nel firmare l'ordinanza necessaria per finanziare i lavori, che sono milionari, va detto, perché c'è la complessità della posizione che rende difficile portare il materiale necessario ai lavori.
L'ultimo sopralluogo, poche ore fa, con sovrintendenza, sindaco, curia, ingegnere e commissario ha permesso di superare gli ultimi dubbi e dare così modo a Conti di caricare nel sistema il progetto. Che ora una volta vagliato sarà finanziato.
Nel mentre proseguono i lavori di messa in sicurezza del tratto che dal parcheggio di Venaria collega le pisciarelle. Un'opera iniziata con fondi comunali, graIe all'impegno del sindaco Ciaffaroni, e poi proseguita grazie all'anas. Anche in questo caso si parla di oltre due milioni di euro di intervento per evitare nuove frane. Una tappa importante quella di oggi, a dieci anni dalla morte del frate.
Ora non resta che attendere l'inizio dei lavori e il suo completamento. E chissà, magari una nuova messa di Natale come era solito fare padre Pietro per i tanti fedeli che raggiungevano la chiesa costruita usando carriola, cemento e buona volontà.