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Premio Bandiera Verde Cia: vince l'agricoltura motore della filiera. Per le Marche il riconoscimento va alla città di Fabriano

6 Novembre 2025

ROMA – Un podere nel borgo, Simignano in Toscana. Risalente al XIII secolo, deve la sua sopravvivenza a circa 30 abitanti e alla stessa fattoria, anche agriturismo, che lo ha riportato alla luce attraverso tre generazioni, ispirate da nonno Giuseppe il "salvatore della cinta senese". Un allevamento e 400 protagoniste: vacche Frisona, Brown e Angler; tutte con un nome e, soprattutto, una missione: il Parmigiano Reggiano, fatto a regola d'arte a Gattatico, in Emilia-Romagna, da un'azienda esemplare nella produzione a ciclo completo, dalla stalla al caseificio. E poi Eva e Ruben, poco più che ventenni, dalla città in malga Cuar, a Trasaghis, Friuli-Venezia Giulia, e la scelta per il bio, l'alpeggio e l'accoglienza in alta quota. Queste e altre ancora, storie di concreta e brillante agricoltura, quella premiata dalla XXIII edizione di Bandiera Verde Cia. Oggi, a Roma, nella Sala della Regina a Montecitorio, la consegna dei premi a 10 aziende, scelte in base a specifiche categorie. Riconoscimenti per 3 Comuni rurali virtuosi, 6 extra-aziendali e 3 speciali.   

Per le Marche, il riconoscimento è andato alla città di Fabriano: "Sono profondamente felice – dichiara Alessandro Taddei, Presidente di CIA Marche – che Fabriano, città dalle radici storiche e dall'anima agricola sempre vivace, abbia ricevuto il prestigioso riconoscimento della Bandiera Verde 2025. Questo premio non è soltanto un simbolo, ma un impegno concreto verso un'agricoltura che guarda al futuro: sostenibile, innovativa, radicata nelle comunità e attenta al paesaggio. Le Marche mostrano così ancora una volta che competenza, tradizione e tutela ambientale possono camminare insieme, e sono convinto che questa vittoria potrà fungere, come sempre accade, da stimolo per tutte le realtà agricole regionali: continuare a investire in qualità, in filiere corte, in produzione integrata e in promozione dei nostri territori. Ringrazio CIA nazionale e tutti i partner coinvolti e lancio un invito a tutti gli agricoltori marchigiani: la sfida è globale, ma le soluzioni nascono qui, nei nostri campi, nei nostri borghi, valorizzando la nostra identità". 

Il Sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, ha dichiarato: "La Bandiera Verde Agricoltura conferma Fabriano come città appenninica che guarda al futuro con attenzione alla sostenibilità, alla qualità della vita e alla valorizzazione delle eccellenze locali, consolidando la vocazione già riconosciuta a livello internazionale con l'inclusione nella rete delle Città Creative UNESCO. È un riconoscimento che premia un percorso articolato e coerente con gli obiettivi di sostenibilità e valorizzazione delle radici identitarie locali, che ha saputo unire tradizione e innovazione attraverso azioni concrete a sostegno dell'ambiente, dell'agricoltura e della comunità. In questo cammino un ruolo importante è svolto anche dall'Istituto Tecnico Agrario "Giuseppe Vivarelli", realtà formativa d'eccellenza che contribuisce alla diffusione di una cultura agricola moderna e sostenibile, in dialogo con il territorio e le sue imprese. Il premio valorizza un impegno condiviso che mette insieme tutela del paesaggio agrario, promozione delle produzioni tipiche, agricoltura urbana, educazione ambientale e partecipazione civica, rendendo Fabriano un modello di città capace di coniugare sviluppo e rispetto per l'ambiente."

A Montecitorio erano presenti: Gabriele Comodi vice Sindaco Comune di Fabriano, Maurizio Serafini assessore Comunità e Solidarietà, Emilio Procaccini Dirigente Scolastico Istituto Agrario Morea-Vivarelli di Fabriano, Loredana Campitelli direttore della CIA di Ancona, Franco Giannangeli Presidente CIA Ancona, Luca Bianchi vice Presidente nazionale e Presidente regionale di Agia Cia, Alessandra Baioni funzionaria CIA Ancona

Sul podio: la tempra dei mezzadri, oggi imprenditori agricoli; il ricambio generazionale come vantaggio competitivo, specie nelle aree interne; il binomio sostenibilità e innovazione per standard qualitativi altissimi e un Made in Italy senza eguali; la multifunzionalità rivoluzione gentile che con l'agricoltura ha spalleggiato settori cardine del Paese, dal turismo ai servizi essenziali. Asset competitivi -per Cia- eppure non sufficientemente redditizi per il settore che ottiene ancora la quota minore del valore finale del prodotto. Basti pensare che la filiera agroalimentare, da 621 miliardi di fatturato, incide tra il 15 e il 19% sul Pil nazionale, mentre l'agricoltura si attesta poco oltre il 2%.

Cia, dunque, premia il valore, in un anno ancora segnato da incertezze e tensioni, e la capacità di preservarlo e rafforzarlo nonostante le ripercussioni di crisi internazionali e globali, sul fronte non più solo climatico, ma anche geopolitico, economico e sociale. Una sfida complessa, ma ancora possibile, grazie a tanti imprenditori e tante imprenditrici, veri campioni dell'agricoltura.

A rappresentarli, prima tra tutte la "Società agricola dall'Aglio" quest'anno Bandiera Verde Gold per essere diventata una delle principali espressioni della filiera produttiva del formaggio Made in Italy, fedele alla tradizione del Parmigiano Reggiano in Emilia-Romagna, facendo spazio alla tecnologia, prestando attenzione al benessere animale, alla qualità del prodotto a tavola. 

Per Cia, il valore della nostra agricoltura è radicato e diffuso, a pieno titolo anche nei premi extra-aziendali: dall'Agri-Press a Terra&Gusto sezione tematica dell'agenzia di stampa nazionale Ansa, presidio giornalistico importantissimo sui temi del comparto agricolo, agroalimentare e ambientale, all'Agri-School andato all'Istituto Tecnico Tecnologico "Rocco Scotellaro" che a Villa d'Agri, in Basilicata, promuove un modello formativo basato innovazione, sostenibilità e legame con il territorio; dall'Agri-Park riconosciuto al Parco Nazionale Alta Murgia, in Puglia, già Geoparco Mondiale Unesco 2025, all'Agri-Folk dedicato alla "Festa della Madonna dell'Incoronata" di Magliano, in provincia di Campobasso, famosa per la Treccia di Santa Croce, formaggio che, in terra molisana, è tradizione, sapere di antichi pastori, simbolo e rito. Agri-Cinema 2025, invece, a "Un Passo dal cielo" serie tv Rai in 8 stagioni, testimonial di una montagna da amare e rispettare. 

Tra i Comuni premiati quest'anno, invece, Fabriano, nelle Marche, città creativa Unesco e la scoperta di Fossacesia, in Abruzzo, per la Fondazione "Teatro degli Ulivi" che vince l'Agri-Culture portando in un sito agricolo uno scenario culturale. Premi Speciali, infine, a Fontanafredda pioniera nell'innovazione vinicola; alla Comunità della Guedrara, progetto di vita e lavoro a Sestola (MO) e all'associazione ADA Malore, attiva in Albania e anello fondamentale del progetto RURALBANIA.

"Bandiera Verde 2025 va simbolicamente a quel valore non ancora sufficientemente riconosciuto all'agricoltura -ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini-. Il nostro Premio è l'occasione necessaria per riaffermare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la filiera agroalimentare inizia nei campi e gli deve buona parte del risultato".

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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