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Porto, tutta la verità del Comune. Senzacqua: concessione prorogata, due ipotesi di gestione, i canoni da pagare

23 Agosto 2023

di Raffaele Vitali

PORTO SAN GIORGIO – Che succede al porto sangiorgese? “I consiglieri di minoranza, che pare si vergognino di definirsi del Pd, hanno parlato. Ma bisogna ricordare che le elezioni hanno dato un segno e hanno detto che bisognava cambiare il modo di amministrare e prendere decisioni. Partendo da qui, ho iniziato a lavorare usando anche il buono lasciato da Loira, sapendo però quello che c’era da modificare. Soprattutto nella gestione della questione porto” sottolinea il sindaco Valerio Vesprini.

È stanco del modo di fare della minoranza, ma non vuole dire altro. “E’ il tempo di affrontare le questioni, in ogni settore. E da un anno l’azione amministrativa ha preso questa direzione, nel decidere e nel fare. Magari anche sbagliando, ma almeno decidiamo”.

E così anche per il porto. “Ci siamo trovati il piano approvato, ma anche le osservazioni della Regione. Abbiamo lavorato nel mese di agosto 2022 per arrivare all’approvazione definitiva. Questo a conferma che non siamo contrari ai concessionari, abbiamo lavorato per completare il piano chiedendo al dirigente in pensione di completare l’iter avviato. Quindi, noi volevamo collaborare”.

C’è poi il ‘ma’. “Tanti gli incontri con i concessionari, quindi non è vero che non abbiamo parlato con il Marina. L’ultimo incontro c’è stato il 20 febbraio con un socio, il suo avvocato e un altro avvocato e i vertici del comune per cercare una soluzione relativa ai mancati pagamenti dei canoni e una proroga della concessione per completare il piano portuale” prosegue il sindaco che in quella occasione ribadì la necessità della polizza fideiussoria.

“Il nodo era il calcolo del pagamento, basato tra l’altro su una perizia del 2019 del Marina stesso. Ci siamo lasciati in maniera collaborativa per valutare margini di dialogo con il Demanio per rivedere la somma”. Si arriva così al 7 marzo quando il Demanio scrive al Marina “di dover pagare 970mila euro” e al Comune “considerati i possibili danni erariali di fornire la polizza fideiussoria a garanzia del concessionario”.

Ma la polizza non c’è dal 2016, conferma la segretaria nonché dirigente al Demanio del comune sangiorgese. “Da qui è partito l’atto di decadenza, un atto dirigenziale dovuto. Avevano 60 giorni per fornire quanto richiesto da Comune e Demanio”. Nei 60 giorni previsti il Marina ha presentato una polizza di compagnia non idonea, “non rispettava i criteri necessari”.

Di fronte a questo, il blocco. “Noi siamo garanti per il Demanio, se loro non pagano, poi spetta a noi. E quindi ai cittadini che noi dobbiamo tutelare” riprende Vesprini. Il sindaco non si è fermato qui: “Abbiamo demandato all’ufficio di valutare la gestione provvisoria. La prima è di suddividere in più concessioni, come a Civitanova Marche. Oppure di valutare se la nostra partecipata sia in grado di gestirlo. Noi ora dobbiamo garantire i servizi, poi penseremo alla previsione urbanistica”.

E Senzacqua neppure: “Ho la delega al porto. La delibera di giunta del 18 agosto in cui abbiamo chiesto di valutare ‘la gestione diretta da parte della Sgds o della pluri concessione’. Quindi abbiamo idee chiare sul da farsi”. I problemi sono datati. Non per niente, nel 2017, Loira scriveva all’allora assessore Cesetti “del mancato pagamento di canoni per 300mila euro, mancanza polizza e mancato pagamento dei tributi locali. La strada più semplice, proseguiva Loira, sarebbe riconsegnare la delega alla regione. Ma in realtà – precisa l’assessore – c’è una legge dello Stato che delega a Regioni e comuni. Noi lo sappiamo, quindi di competenze ne abbiamo”.

Non teme i controlli “anche perché mi vuole controllare chi il problema l’ha creato”. La lettera del Demanio ha cambiato tutto: “Cita l’articolo 47 del codice della navigazione prevede che il mancato pagamento dei canoni prevede decadenza”.

Sulla questione volumetrie e discussione con i gestori, il sindaco è netto: “Non c’è scritto nella concessione che entro un certo anno deve dare una previsione di piano. E questo riguarda ogni amministrazione dal 2006 in poi”. E poi c’è la richiesta risarcimento danni “per mancata approvazione del Prg del porto. Una richiesta che trovo ridicola perché parla di investimenti di 62milioni di euro avrebbe incassato 110 milioni, da qui la somma dovuta. Non era meglio che pagassero i canoni? Io mi auguro che a sentenza il Marina paghi e magari resti. Quel che è certo è che il Marina deve 316mila euro di Tari, Ici e Imu per 198mila euro” ribadisce Senzacqua.

Non resta che attendere, continuando a lavorare per il porto come fatto dall’amministrazione in meno di un anno con tre viaggi al ministero delle Infrastrutture e due volte al Demanio. Sapendo che il Marina prosegue il suo lavoro, dopo aver chiesto la proroga, visto l’indirizzo politico della Giunta che la dirigente ha concretizzato con proroga di 90 giorni lo sgombero, che dovrà avvenire quindi entro il 23 novembre”.

Sapendo che il 5 settembre c’è udienza cautelare al Tar sulla sospensiva. “Problema serio che drena risorse e tempo, sapendo che i problemi prima o poi sarebbero arrivati. E ora li affrontiamo evitando di far pagare ai sangiorgesi” conclude il sindaco.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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