FERMO – Non c’è colore politico per Fabrizio Cesetti, consigliere regionale uscente e ricandidato per il Pd, di fronte alle questioni economiche che impattano sul territorio.
L’appello di nove sindaci, per lo più di centrodestra, dei comuni esclusi dalla tabella dei benefici previsti da Zes e misure varie non cade nel vuoto dopo il confronto con Acquaroli. Per i primi cittadini arriva il supporto di Cesetti: “Premesso che il disegno di legge della meloni è un bluff elettorale, per i territori di Moresco, Petritoli, Monte Giberto, Monterubbiano, Lapedona, Monte Vidon Combatte, Montottone, Grottazzolina e Ponzano di Fermo, rimasti fuori dal perimetro dell’eventuale futura Zes, di sicuro è una beffa enorme. Questi, infatti, non potranno in nessun caso beneficiare delle agevolazioni previste, in quanto non compresi nella Carta degli Aiuti Italia varata dalla Commissione Europea, valida dal 1° gennaio del 2022 al 31 dicembre del 2027”.
Non crede alle promesse del governatore: “Dopo essersi venduto il pacco vuoto della Zes, oggi firma l’ennesimo “pagherò” con cui promette che si adopererà per includere tutti i Comuni. Modificare la Carta degli Aiuti Italia 2022-2027, infatti, richiede una trattativa con l’Unione europea e quindi tempi persino più lunghi di quelli previsti per l’approvazione della legge sulla Zes. Ciò significa che se anche il Parlamento dovesse davvero varare l‘estensione alle Marche della Zona economica speciale, e ciò è tutto da provare, i Comuni che ne resteranno inevitabilmente esclusi subiranno un dannosissimo dumping territoriale, ovvero si troverebbero a subire la concorrenza dei Comuni confinanti che invece potranno favorire delle agevolazioni fiscali previste dal provvedimento. Ciò provocherebbe un autentico disastro”.
Il timore è che si vada poi verso uno spopolamento dei territori meno agevolati. “Lo ribadisco, se il centrodestra avesse voluto davvero sostenere il rilancio del nostro tessuto produttivo, evitando di cimentarsi in una mera marchetta elettorale, si sarebbe attivata già nel 2021, anno in cui la Commissione europea approvò la Carta degli Aiuti a finalità regionale 2022-2027, per chiederne la modifica in senso inclusivo a favore dei Comuni rimasti fuori”.
La richiesta finale, di fronte a una fotografia ingiallita è semplice: “Ancora prima che inizi la discussione del disegno di legge sulla Zes in Parlamento, la Regione Marche si prepari a predisporre un piano di misure straordinarie e compensative a sostegno dei Comuni esclusi dalle agevolazioni fiscali (Acquaroli ha parlato dell’uso dei fondi di coesione, ndr), da far entrare in vigore quando e se mai la Zes diventerà realtà”.