PESARO – Tanto rumore per nulla, se non fosse che il risultato finale della ‘rivolta’ della VL Pesaro contro i vertici della Federazione Pallacanestro Italiana ha prodotto il risultato peggiore: i play in si giocano domani, primo maggio, a Cento.
Difficile trovare un posto più lontano da raggiungere per i tifosi biancorossi. “Noi abbiamo agito nelle regole, la partita si sarebbe dovuta disputare alla Vitrifrigo Arena. La decisione di giocare contro Torino, alle 18, a Cento si discosta dalla programmazione originale del match, prevista in altre date” spiega in una nota la società biancorossa.
Nonostante gli avvocati, Pesaro ha perso la sua battaglia legale con cui chiedeva la possibilità di rinviare il match a domenica 4 maggio, giorno in cui il palazzo di casa sarebbe stato libero. Ma la Federazione è stata irremovibile, si doveva giocare tra oggi e domani, ha concesso il giorno festivo.
La speranza è che quanto accaduto abbia fatto riflettere la società sulla necessità di avere al suo interno per la prossima stagione un direttore generale di peso, che conosca regole, uffici e che abbia relazioni consolidate (Costa in questo era abile, ndr).
“Una soluzione sicuramente sgradita e disagevole per tutti i nostri tifosi, abbonati, sponsor e consorziati. Ci eravamo attivati per trovare delle soluzioni alternative che potessero arrecare il minor disagio possibile a tutti i nostri appassionati sostenitori” prosegue la società biancorossa guidata dal presidente Valli.
A quanto pare, tra le soluzioni fattibili non c’erano né Ancona, né Jesi, entrambe a una sessantina di chilometri di distanza, né Forlì. “Mancavano i requisiti necessari”. La Benedetto XIV Cento si è messa a disposizione e si è attivata per definire le modalità di svolgimento dell’evento.
L’auspicio di Valli e compagni è che ci sia “affluenza di pubblico pesarese”. Difficile che questo avvenga, viste anche le tensioni delle ultime 48 ore tra tifoseria organizzata e staff tecnico per un video in cui si sente una frase contro i tifosi. Espressione che è però stata chiarita dallo stesso coach Leka, dicendo che era rivolta a un gruppo di Verona. Sta di fatto che a 24 ore dalla partita diventa difficile anche organizzarsi.
La società vuole il pubblico? La soluzione è mettere a disposizione pullman gratuiti e biglietti a prezzo calmierato. Forse avrà la riposta che attende e i giocatori quella che meritano. Ognuno sacrificherebbe qualcosa, la società dele risorse, i tifosi il Primo maggio. Ma per qualcosa che unisce, la maglia biancorossa.
Altrimenti, starà a capitan Imbrò dimostrare ai tifosi che nessuno pensa che la stagione sia finita e che, anzi, c’è voglia di andare a sfidare Bologna a casa sua. Questa volta sapendo data e orario con un po’ di anticipo.
“Chiediamo – l’appello finale della VL - a tesserati, tifosi e sponsor il massimo sostegno e comprensione in questo momento complesso e di non facile gestione. Il Club si sta impegnando al massimo per diminuire i disagi e favorire la partecipazione alla partita di domani. Speriamo davvero che i tifosi non ci facciano mancare il loro supporto”.
r.vit.
