PEDASO - Una vera corsa a tappe quella di Matteo Ricci e Francesco Acquaroli. Ci vuole il fisico per questa campagna elettorale, se non altro per il clima torrido che accompagna ogni incontro, ogni passeggiata, ogni stretta di mano se a questo poi si aggiunge anche un passaggio tra i fornelli da una sagra all’altra, tutto diventa complicato.
Una campagna elettorale anomala, in cui il sorriso, il saluto, l’abbraccio e il rapido scambio di battute vince sul comizio, sul contenuto elaborato. Poi, va detto, tra un reale e l’altro non mancano le riflessioni e i punti programmatici. Ma è davvero difficile per un elettore capire gli obiettivi.
Elezioni o no, siamo ad agosto, il mese per antonomasia dedicato alla leggerezza, allo scarico mentale, alla ricerca di un angolo di benessere. Per cui, ecco che le sagre diventano il punto di incontro. Che sia il maccheroncino di Campofilone o quella delle cozze di Pedaso, dove nel giro di 24 ore si sono palesati i due contender principali.
Acquaroli si è cimentato anche nella cottura delle cozze, per Ricci una quantità infinita di strette di mano e sorrisi. Il tutto, visto dagli organizzatori, un plus ce l’ha: la promozione sui due seguitissimi canali del governatore e dell’europarlamentare.
Per i contenuti c’è stato spazio durante le inaugurazioni delle sedi elettorali dei candidati che, soprattutto per Ricci, seguono spesso il candidato. Prima Nicola Loira, co la sua anguria e sangria nel cuore di Porto San Giorgio, poi, accompagnato da Trasatti tra le bancarelle del mercatino di Fermo, altra tappa di paese, quella di Susy Cola.
Per Acquaroli, invece, tra una stretta di mano e l’altra c’è l’attività di presidente che prosegue e così, nel giro di poche ore, la firma sull’accordo integrativo per i medici di medicina generale e poi l’intesa con uno dei volti nobili della sinistra, Palmiro Ucchielli, sul trasporto pubblico locale nella bassa valle del Foglia.
Questa è l’estate dei candidati, questa è quella che devono vivere i cittadini, consapevoli che in un attimo possono passare dal leccarsi le dita per togliersi il sughino di un piatto prelibato a dover stringere la mano al prossimo presidente della regione. Attenzione, quindi, anche a chi si frequenta e con chi si esce, perché il rischio definire dentro un reel e uno scatto poi iper visto sui social è sempre dietro l’angolo.
