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Più guariti, più posti in rianimazione: l'Italia è pronta. Conte: dal 3 giugno porte aperte ai turisti europei

16 Maggio 2020

Meno malati, più guariti, più posti di terapia intensiva, più controlli e presto l’App Immuni. “Siamo nella condizione di affrontare la fase 2 con fiducia”. Il premier Giuseppe Conte questa volta sta in piedi, non parla dalla consueta scrivania. “Un monitoraggio costante ci permetterà di tenere sotto controllo la curva epidemiologica e in caso di necessità di intervenire. In contemporanea, sempre più intenso sarà il lavoro fatto con Regioni e Anci”.

Quelle regioni che con i loro protocolli garantiranno in sicurezza le nuove attività. “Affrontiamo un rischio calcolato, con la consapevolezza che la curva potrà tornare a salire. I nostri principi sono i nostri valori: la tutela della vita è un principio non negoziabile. Ma va declinato nella fase 2, dove bisogna ripartire in attesa del vaccino”.

Entra poi nel nuovo decreto legge: “Dentro la regione da lunedì ci si sposterà senza limitazioni, senza autocertificazioni. Si andrà dove si vuole: in un negozio, al lago e al mare, a vedere gli amici. Ma rimane il divieto per chi è positivo al virus, per chi è in quarantena, per chi ha sintomi riconducibili al Covid. E resta il divieto di assembramenti in luoghi pubblici”.

Va rispettata la distanza di un metro e bisogna portare con se la mascherina “che raccomandiamo di usarla al chiuso o in strade particolarmente affollate dove non si possono rispettare le distanze”. Da una regione all’altra ci si sposta per esigenze lavorative o motivi di salute: “Poi, prima del 3 giugno, valuteremo se i dati saranno incoraggiati di tornare a muoverci in tutta Italia”. Il 3 giugno è anche il giorno dello spostamento dentro l’Unione Europea: “Questo creerà le premesse per una ripresa del turismo”.

Nel dettaglio, da lunedì riaprono i negozi di vendita al dettaglio e tutti i servizi legati alla cura della persona, ristoranti, bar, pub, gelaterie ma a condizione che le regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo. “Riaprono anche i musei” ma non a Fermo che ha scelto il primo giugno.

“Per palestre piscine bisogna attendere il 25 maggio. Dal 15 giugno teatri, cinema e “presenteremo un ventaglio di offerte a carattere ludico per i bambini e questo grazie al supporto degli enti locali” prosegue Conte.

Chiaro che non basterà riaprire perché l’economia torni a girare: “So bene che ‘senza aiuti non potremo riaprire’ è una verità. Leggo anche io i cartelli. Abbiamo stanziato 55miliardi, non saranno la soluzione di tutti i problemi, ma stiamo dando una mano a chi deve ripartire, a chi ha un fatturato fino a 5milioni di euro attraverso un ristoro che va da 2 a 40mila euro. Una manovra che vuole essere un ponte per sostenere l’impatto della crisi che sta colpendo anche il mondo dell'editoria”.

Conte è sereno: “Non penso a chi vuole dare spallate al Governo: penso a progettare la ripresa del Paese, lavorando anche a livello europeo. Stanno arrivando cospicui finanziamenti, confido nell’appoggio di tutte le forze sane del paese per gestirli al meglio. Sapendo che dovremo fare una riflessione sull’assetto dello Stato, sulle relazioni tra il Governo e le Regioni. E anche sulla politica industriale del Paese: la nostra forza sono le Pmi, piccolo è bello ma se si consolida è ancora più bello. Dobbiamo favorirne la ricapitalizzazione e nel decreto rilancio ci sono davvero tante agevolazioni per favorire il consolidamento produttivo. Così saremo più competitivi in Itali e nel mondo, difendendo i nostri campioni, senza che lo Stato si intrometta nella governance ma possa essere di aiuto”.

r.vit.

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