di Raffaele Vitali
FIRENZE/FERMO – La moda è pronta a stupire e conquistare buyer, negozianti, critici: si è aperto il Pitti Uomo di Firenze. Come sempre il distretto fermano maceratese è protagonista con la sua manifattura, che va dalle scarpe ai cappelli passando per gli abiti.
QUADRO INTERNAZIONALE
Fino a giovedì si potranno ammirare le collezioni di oltre 730 brand, provenienti da tutto il mondo, considerando che il 43% sono stranieri. “Sappiamo che la situazione geopolitica non è delle migliori, ma se guardiamo i numeri con grande attenzione e con grande pacatezza, vediamo che siamo ancora sopra il 2019 con tutti i dati che ci arrivano, quindi siamo abbastanza tranquilli che anche questo momento lo supereremo alla grande” sottolinea tagliando il nastro Antonio De Matteis, presidente di Pitti Immagine.
IL SALONE
“Pitti Uomo – prosegue – è un punto di partenza e siamo convinti che gli italiani, ancora una volta, supereranno i momenti di difficoltà”. Il tema scelto quest’anno è Pitti Bikes. “La bicicletta è intesa non solo come mezzo di trasporto sempre più utilizzato ed ecologico, ma come filosofia di vita e di stile, come unione tra forza e costanza, tra praticità e voglia di inventare nuove strade, come materiali innovativi (e leggeri) e tradizione artigianale, come oggetto, insomma, che viene dal passato, ma che vede il suo fascino proiettato nel futuro” riprende Raffaello Napoleone, amministratore delegato del Pitti Immagine.
“Pitti è un enorme defilé all'aperto che permette di leggere nel futuro di tessuti e capi del prossimo anno – gli fa eco Brunello Cucinelli, da sempre un aficionado della manifestazione - Sono convinto che l'uomo abbia abbandonato lo street style e che preferisca vestirsi in modo cittadino elegante, con un tocco giovane che non lo spinga troppo nel territorio del classico, ma vestito bene”.
LE RICHIESTE
Tra i temi trattati durante l’inaugurazione c’è anche quello del passaggio generazionale: “Non è solo quello dei nostri imprenditori e delle nostre straordinarie persone, i nostri artigiani. Ce ne è un altro che stiamo sottovalutando tutti: dobbiamo creare nuove imprese. Vedete – ha ripreso Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda - il saldo negativo è di meno 1.500 imprese in un anno, ed è drammatico. Dobbiamo aiutare i giovani, e in questo senso, perché Pitti è una straordinaria vetrina anche per le aziende più piccole, dobbiamo farlo con tutte le energie che abbiamo, perché il passaggio generazionale sta anche nell'avere nuove imprese che entrino nel nostro sistema paese. Guardate che su questo elemento ci giochiamo un pezzo di futuro, perché l'attacco al Made in Italy è strutturale in questo momento”.
A questo si aggiunge la necessità di modificare anche l’esperienza fiera: “Il consumatore si sta spostando: le mie figlie, i ragazzi che hanno 20 anni in Cina, stanno cambiando il loro modo di consumare. Non è solo più il prodotto, è l'esperienza”.
Per stare al passo servono sempre nuove linee, per questo, la richiesta finale di Sburlati, è diretta al Governo: “Se noi ogni tre mesi cambiamo tutto perché il mondo della moda è fatto in questo modo, la prototipia e i campionari devono avere un credito di imposta: e questa misura che il governo ha finanziato fino alla fine di quest'anno deve essere prorogata, ma in maniera strutturale. Abbiamo necessità che il governo ci segua per strutturare quello che ha fatto nei prossimi 10 anni. Non possiamo continuare a essere solo reattivi. Sulla reattività siamo i più bravi al mondo, ma chiunque abbia un'impresa sa che è la strategia che va implementata”.
DI CORSA
Parlando di novità, tante ne porta al Pitti il calzaturificio Fessura di Montegranaro che torna dopo qualche edizione di assenza: “Siamo al Pitti per riaffermare il posizionamento come interprete di una nuova cultura del movimento, dove stile e performance si contaminano, si evolvono e si completano”.
Se la bicicletta è il simbolo, la scarpa da corsa potrebbe essere il mezzo per stare al passo con i tempi. E su questo il brand guidato da Andrea Vecchiola vuole stupire il mercato mondiale: “Tra le novità in esposizione, nella linea Performance, sarà esposta GSR, la trail shoe pensata per affrontare i percorsi più impegnativi. Sarà in commercio da luglio, un modello tecnico, ma con un design che guarda oltre i sentieri. Linee contemporanee e dettagli studiati la rendono perfetta anche in contesti urbani e fashion”.
Non solo, perché al Pitti si potranno ammirare anche due nuovi progetti, la Race01 e la Race03. “La prima – prosegue Vecchiola - è progettata per spingere al massimo nelle competizioni. Dotata di una piastra in carbonio ad alte prestazioni, garantisce reattività e spinta ottimale, per chi corre con l’obiettivo di superarsi. Il secondo modello è pensato per affrontare gare e allenamenti ad alta intensità. Unisce durabilità, performance e stile in un design versatile”.
Ma siccome per Fessura l corsa è anche fashion, Fessura presenta anche due nuove scarpe liifestyle: “Con Slim avremo sul mercato una sneaker bassa che unisce comfort, ultra leggerezza e versatilità. la rendono perfetta per accompagnare le giornate più dinamiche. Mentre City01 è la sneaker dal gusto retrò che rilegge le icone del passato con occhi contemporanei. Dotata del brevettato Slot System, unisce una calzata moderna e un design senza tempo. Una scarpa pratica pensata per chi vive la città con energia”.