PETRTIOLI – Borghi Maestri Festival arriva alla terza edizione. “Unisce Petritoli e Monte Vidon Combatte e tra le attività prevede appuntamenti estivi che aiutano la rigenerazione urbana. Dopo l’edizione di Monte Vidon Combatte, si sbarca a Petritoli, sotto la torre campanaria” introduce Danilo Federici.
Per Luca Pezzani è un percorso di successo: “Un festival che ci impegna sotto ogni aspetto, è tanta la burocrazia. Primo anno in sordina, il secondo anno siamo cresciuti, ora ci aspettiamo un pienone di petritolesi e turisti”.
Il suo obiettivo è rendere Petritoli e la Valdaso “un laboratorio di creatività e accoglienza”. Sono quattro le serate: la prima di musica il 28 agosto, la seconda di comicità e poi sabato e domenica con gli artisti di strada. “Uno spettacolo itinerante che coinvolge il centro storico, il teatro, piazza Rocca e una serie di location che permetteranno a tutti i di ammirare la bellezza di Petritoli” ribadisce il sindaco.
Per i visitatori un servizio di bus navetta dagli impianti sportivi per sabato e domenica. Sarà aperto l’ufficio turistico che fornirà indicazioni e dépliant. Il progetto ‘Borghi Maestri’ non è solo festival: “Ha permesso a diverse attività di Petritoli di potersi rinnovare, con finanziamenti fino a 75mila euro. A Petritoli in 20 hanno aderito, a Monte Vidon Combatte altre 7. Un bando che va dal turismo alla cultura, dall’economia al sociale che dureranno fino a giugno 2026”.
Alessio Michelotti rappresenta Open Street: artigianato, agricoltura rigenerativa e lato artistico, nulla resta indietro. “Il festival si è accreditato a livello internazionale, riceviamo tante richieste di partecipazione dall’Europa”. Tutto bello, anche se c’è un ‘ma’ su cui riflettere: “In teoria nel 2026 non è prevista l’edizione del festival, ma da progettista vi dico che è possibile proseguire usando il nuovo decreto di inizio 2025 che parla di ‘rigenerazione urbana’ e stanzia 2.5 milioni di euro per favorire il teatro nei borghi. In particolare in quelli belli come Petritoli”.
Francesco Marilungo presiede ArtTime e cura la parte organizzativa e artistica: “Un progetto condiviso che con l’esperienza è stato affinato. La scelta di concentrarci sugli ultimi due giorni nel borgo storico è stata ponderata. Abbiamo scelto di usare il teatro, per alcuni spettacoli che sono perfetti per la location, anche all’interno del festival. Per i partecipanti ci sarà un vero viaggio, perché non ci sono spettacoli in contemporanea, questo permetterà di vivere ogni esibizione”.
A Monte Vidon Combatte il filo conduttore era il circo, a Petritoli l’arte teatrale e musicale. Si parte giovedì 28 con riccardo Foresi nelal piazza centrale, venerdì arriva Dario Cassini in piazza Tamanti, per poi vivere il borgo spettacoli dalle 21 alle 24. Ci saranno cinque maghi al largo Tre Archi, mentre via Tornabuoni sarà il cuore dei giochi in legno.
Da non perdere i Cie Chilowwatt il sabato e madame Silohouette che realizzerà profili dei visitatori ritagliando cartoncini e poi Ermelinda Coccia, la regina della sand art che con due spettacoli diversi permetterà domenica di vivere la magia al teatro dell’Iride. Per poi perdersi con la marching band vestita da supereroi che si muoverà in tutto il paese.
Sette spettacoli a sera con la novità dell’associazione Rasoterra che con laboratori manuali per grandi e piccoli parlerà di rigenerazione agricola. Per il co-direttore artistico Giuseppe Nuciari è una sfida continua. Alcune chicche per l’esperto Nuciari: “Sabato alle 22.30 a teatro arrivano le 23 tavole di Caravaggio in scena con Ludovica Rambelli, riproducono le tele cambiandosi sul posto in pochi secondi. Un qualcosa di unico e meraviglioso, non perdetela”.
Niente street food per scelta, perché Petritoli ha tante attività ed è giusto farle lavorare al meglio.