ROSETO – Questa è una di quelle vittorie che fanno bene. Perché la VL Pesaro a Roseto ha dominato il match, nonostante la sbandata nel finale, più per l’ambiente e qualche fischio mancato che per demeriti. Troppa però la voglia di riprendere i due punti persi la prima giornata contro Livorno. E farlo non potendo contare sulla stella Felder, uscito per infortunio dopo 11 minuti, rende la vittoria per 80-89 ancora più bella.
Coach Leka ha definitivamente capito, o meglio lo ha fatto capire, che Trucchetti non è solo un gioiello da Under 20, ma un giocatore da serie A. Il play ha regalato un no look a quattro minuti dalla fine che Robinson sta ancora cercando. “Ha talento e sta imparando dai migliori, da Tambone e Bucarelli” commenta coach Leka.
Che poi a fine gara aggiunge: “C’è grande rivalità tra Pesaro e Roseto, ci eravamo preparati bene. Poi arriva l’infortunio di Felder che ha cambiato il piano partita. Vedremo domani l’entità, si è sentito tirare la gamba. Ma il fatto che abbiamo iniziato la stagione senza di lui, oggi ci è tornato utile, perché l’identità e gli equilibri erano chiari anche prima dell’arrivo di Felder. Alla fine siamo stati bravi a difendere e a fare le scelte giuste in attacco”.
Leka plaude, ma sa anche che c’è da migliorare nella gestione dei momenti caldi. “Ma non era facile giocare in questo clima, sembrava già un match playoff. dico grazie ai nostri tifosi che si sono fatti sentire. La strada presa è quella buona”.
Ha ragione il coach, perché i suoi hanno saputo non tremare quando hanno perso il play americano e, tolti due minuti di nebbia, quando il calore del PalaMaggitti ha raggiunto livelli incredibili. “L’assenza di Felder è pesante, ma noi stiamo costruendo un sistema che non si affida solo a uno. Trucchetti ha cominciato a capire i tempi di passaggio, perché ha uno staff e dei compagni che lavorano con e per lui. Vincere poi ti dà delle certezze. Ora fino a mezzanotte festeggiamo, poi dimentichiamo e iniziamo a pensare a Bologna” conclude Leka che ha avuto qualche brivido sull’80-82.
Ma prima una stoppata di Bertini a Robinson, poi un appoggio facile di Trucchetti seguito da un rimbalzo di Miniotas che diventa tripla di Tambone, hanno zittito il caldo palazzo dove tutto è possibile, anche che scoppi un petardo e che Petrovic torni a segnare da tre dopo l'anno sabbatico di Pesaro.
r.vit.