
FORLI’ - “Abbiamo saputo soffrire, abbiamo tenuto botta nei momenti chiave e non abbiamo tremato dalla lunetta nel finale”. Difficile per Spiro Leka essere più soddisfatto dopo aver espugnato il caldo campo di Forlì. La squadra di Antimo Martino è di quelle rognose, perché zeppa di uomini d’esperienza, da Pepe ad Aradori, ma per questo anche dominabile dallo spunto di vista fisico.
Anche perché non è che di esperienza ne abbia meno Pesaro, anche se spesso ci si sofferma sui giovani che stanno crescendo. Da Tambone a Bucarelli, gli esterni danno spettacolo e il capitano è implacabile dalla lunetta, ma il vero uomo di giornata è Quirino De Laurentiis. Che sia un fattore sul pick&roll lo sanno tutti, il problema è che spesso nelle prime giornate lo ha sempre chiuso stampando la palla sul ferro. A Forlì, invece, ha trovato la via del canestro con continuità finendo per essere il miglior marcatore dopo Tambone.
La partita è stata equilibrata, ma tolti i primi cinque minuti e il brivido finale quanto Forlì è arrivata a meno uno sul 79-80, la Vl è sempre stata in controllo. E questo nella giornata storia di Miniotas, che forse sta ricaricando le pile o forse sta semplicemente trovando difese più attente. Da qui anche la necessità di cercare giochi che lo possano mettere in ritmo senza costringerlo a fare ogni volta a sportellate con giocatori più fisici.
Resta nel suo cono d’ombra Virginio, chiaramente in calo di fiducia visto che il tiro non entra. Ma ci pensano Bertini e Maretto a coprire, anche fisicamente, il suo posto in posizione 4. Se Leka cercava una reazione dopo il passo falso contro Cividale, che non va mai dimenticato gioca una delle più belle pallacanestro del campionato, l’ha trovata. Pur col brivido.
“Sapevamo cosa fare questa sera, ma soprattutto volevamo dedicare la vittoria al ds Egidio che ha perso la madre. Questa squadra è una famiglia” conclude Leka che da primo in classifica può continuar ea lavorare per far tornare Felder un giocatore che fa la differenza e non un riempitivo dal potenziale inespresso.
@raffaelevitali
