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Pelle e scarpe, i conti non tornano: il terzo trimestre migliora perché perde meno. Ceolini: investire nelle fiere

18 Dicembre 2025

di Raffaele Vitali

FERMO - “Seppur deboli, si registrano segnali di ripresa nel nostro settore. Tuttavia, dobbiamo riconoscere con rammarico che molte aziende continuano a subire un calo delle attività, malgrado la straordinaria resilienza dimostrata e la determinazione a difendere il proprio lavoro e il benessere dei dipendenti”. Giovanna Ceolini, presidente di Confindustria Accessori Moda e di Assocalzaturifici, presenta i dati del terzo trimestre e il loro ‘minor’ calo.

Stando al centro studi, dopo un 2024 da 30miliarsi con un calo dell’8,6% sul 2023, il comparto moda tra accessori e scarpe è passato da un -6,4% nel primo trimestre al -1,4 del terzo. “Segni di ripresa per i quattro settori rappresentati da Confindustria Accessori Moda (calzaturiero, pelletteria, pellicceria e concia) facendo indicare nel -3,2% la stima di chiusura anno, il che porterebbe il fatturato del comparto ad appena sopra i 29 miliardi di euro” prosegue.

Il sistema si accontenta. Perché tanti sono i fattori che impattano sulle imprese: l’instabilità geopolitica, le difficoltà di accesso al credito, che ostacolano nuovi investimenti e programmazione aziendali. Entrando nel dettaglio dello studio, crescono le aziende che vedono una luce in fondo al tunnel, confermato anche dall’Ista che certifica il passaggio dal -19,8 della produzione industriale nei primi tre mesi del 2025 al -11,8 di settembre.

Stabile è l’export, pensando al pre pandemia, ma in calo del 4% sul 2024. In totale vale 16 miliardi (dato fino ad agosto). Nel disastro, torna a crescere la Germani, che era però quasi scomparsa. Bene gli Emirati Arabi, ormai per tutti gli analisti un luogo da presidiare, e non arretra l’Europa. Mentre frena la Cina, che ha ripreso però a comprare il lusso, e non corre, -13%, il Giappone. gli Usa, mercato difficile per la maggior parte delle imprese, salgono al 2,4%.

“Questione a parte Russia e Ucraina: Mosca continua a perdere fette di mercato con cali in doppia cifra, mentre cresce l’Ucraina, ma nulla a che vedere con il pre guerra” ribadisce anticipando la firma, si spera a breve, dell’accordo tra UE e Mercosur che al momento vale solo 73 milioni.

Il quadro economico ovviamente impatta sul lavoro. Che il terzo trimestre sia migliore dei precedenti lo dice la cassa integrazione, che è diminuita del 20% sul 2024, ma i mesi precedenti era cresciuta del 66%: da gennaio a fine settembre sono state infatti concesse 26,7 milioni di ore. Calano i dipendenti, meno 3700 e anche le aziende, 280 hanno abbassato al saracinesca. Alcune però perché inglobate da altre.

“Il settore si trova oggi a dover affrontare un insieme di criticità strutturali e congiunturali che richiedono interventi tempestivi e coordinati. La prima riguarda l’adeguamento alle nuove direttive europee in materia di economia circolare e sostenibilità: un percorso impegnativo e che necessita di alcune linee guida precise, ma imprescindibile per mantenere la competitività internazionale” riprende la Ceolini.

Tra le sfide ci sono la sostenibilità, la formazione, l’internazionalizzazione e la filiera. “Servono competenze digitali e tecniche avanzate peer le nostre aziende. È fondamentale che le aziende siano supportate in questo momento critico. Stiamo preparando un piano industriale specifico per tutto il settore da sottoporre al Governo” prosegue la presidente.

Che in chiussura chiede sempre più attenzione alle fiere: “Non sono soltanto occasioni per mostrare le nuove collezioni, ma anche momenti di confronto e di innovazione per il nostro settore. È fondamentale che le aziende raccolgano energie e risorse per partecipare a questi eventi, che possono contribuire in modo significativo alla crescita e alla competitività delle imprese italiane nel panorama globale. Siamo convinti che, investendo nelle fiere e supportando il nostro tessuto imprenditoriale, potremo costruire un futuro più solido e prospero per il settore accessori moda”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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