
FERMO – “E’ ora che la segretaria Bomprezzi capisca che il suo tempo ala guida del Pd dele Marche è finito”. Fabrizio Cesetti, consigliere regionale, è stanco di questo partito in cui, a poche settimane dalla pesante sconfitta, anziché ragionare sul cambio della guida politica si pensa di cacciare gli eletti dal PD. “Chi si è preso la responsabilità di deliberare l'esclusione, così come gli eventuali ispiratori di questo sciagurato provvedimento, debbano quanto prima rendere conto del danno arrecato al partito” ha tuonato via social.

Mastrovincenzo, consigliere regionale ed esponente del Partito democratico dal 2008, è stato eletto nella lista 'Ricci presidente’ dopo il no della segreteria regionale alla sua corsa per il terzo mandato. Secondo Cesetti il percorso che ha portato alla sua candidatura nella lista civica e alla successiva elezione “è stato assolutamente lineare e trasparente, ma soprattutto si è svolto in pieno accordo con il partito. E, verbali alla mano, quell'accordo non ha mai contemplato la fuoriuscita”.
Per Cesetti “è arrivato il momento di dire basta. Il tempo dei sotterfugi di coloro che all'interno del partito agiscono nell'ombra, sollevando polveroni e lambiccandosi su norme e regolamenti per ricavare posizioni di vantaggio personale, deve finire. La segretaria regionale Chantal Bomprezzi, insieme a tutta la segreteria regionale, si presenti all'appuntamento dimissionaria.”. Messaggio che risuona anche a Sant’Elpidio a Mare ove c’è chi sta lavorando per l’espulsione di Mirco Romanelli, e altri che hanno supportato alle elezioni il candidato sindaco poi sconfitto, dal Partito Democratico.
La richiesta dui Cesetti è semplice: “Sia convocata urgentemente l'Assemblea del Pd delle Marche”. parole a supporto di Mastrovincenzo che ha definito la decisione della sua espulsione “decisa dal comitato provinciale dei garanti del Pd nei miei confronti grave e assurda allo stesso tempo. Nel merito e nel metodo”.
La segretaria, dopo gli attacchim, non alza i torni: "Le commissioni di garanzia, che sono autonome e indipendenti nella loro funzione, hanno un ruolo tecnico e di controllo, pertanto operano e decidono legittimamente in base alle norme statutarie, e non possono quindi muoversi diversamente. - aggiunge Bomprezzi - Auspico la migliore collaborazione possibile nel rispetto di tutti, in primis sul piano politico, per il bene del nostro partito, per mantenere l'unità tanto faticosamente conquistata e per lavorare sulle questioni concrete che interessano alla gente, a partire dalla sanità»
r.vit.
