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Parole e numeri, calzaturieri senza alternative: al Micam bisogna vendere. Fenni: la fiera diventerà più glamour

4 Settembre 2025

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO - Si  aprono le porte del Micam, l’appuntamento leader a livello internazionale per il settore calzaturiero. I padiglioni della Fiera Milano Rho diventano il regno delle collezioni uomo e donna per la prossima stagione primavera estate.

Le Marche si confermano regione leader, con 90 aziende rappresentate, più del doppio parlando di marchi, e Fermo è la prima provincia con cinquanta imprese. “Montegranaro è il comune più rappresentato con 20, è tornata a crescere nel distretto Civitanova, si confermano Porto e Sant’Elpidio a Mare, così come il polo della vallata, tra Monte San Pietrangeli e Falerone” sottolinea Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo prosegue.

I DATI ECONOMICI

Per il Micam è l’edizione 100. “L’analisi dei dati – spiega Giovanna Ceolini, Presidente Assocalzaturifici – evidenzia nei primi sei mesi un calo sia del fatturato (-5,6% tra gli associati partecipanti alla rilevazione trimestrale) sia della produzione industriale (-9,5% l’indice Istat, con una riduzione tendenziale del -7,5% nel periodo aprile-giugno).

L’export resta positivo nelle paia (+3,2% nei primi cinque mesi) ma appare in calo in valore (-2,7%), risultando frenato dalle performance nel Far East e nell’area CSI. Tengono i mercati comunitari (+1% in valore), mentre prosegue il trend decisamente favorevole di Emirati Arabi (+26,6%) e Turchia (+13,5%).

COLLEZIONI E ORDINI

L’export è fondamentale, l’85% della produzione italiana lascia il bel Paese. “Le aziende arrivano al Micam con pochi ordini e bellissime collezioni. Questo rende la fiera milanese ancora più importante. Le prime occasioni di confronto con i buyer internazionali, principalmente nelle fiere in Germania, hanno mostrato un mercato in fase riflessiva. Ci sono stati buoni contatti, ma la richiesta è stata: ‘dateci tempo’. Tra saldi e meteo instabile, molti negozianti hanno preferito prima chiudere il periodo estivo e valutare il magazzino. Per questo al Micam ci aspettiamo i primi veri ordini” riprende Fenni.

L’export nei primi 5 mesi ha garantito 4,89 miliardi di euro (-2,7%), per 84,5 milioni di paia (2,6 milioni in più dello stesso periodo 2024, pari al +3,2%), con un prezzo medio per paio sceso a 57,82 euro (-5,7%).

Tiene, almeno in termini di paia (+1,3%), l’export verso la Francia, che però segna un -5,5% in valore restando comunque saldamente al primo posto tra le destinazioni. “Consolidamenti di varia intensità si sono registrati, sia nelle quantità che nei valori, per diversi altri importanti mercati: Spagna, Polonia, Belgio e Austria. Con riferimento all’export extra-UE (che globalmente mostra un -6,5% in valore e un -3,2% in volume), flessioni generalizzate hanno interessato tutti i principali mercati del Far East (-23%) e diversi paesi dell’ex blocco sovietico, tra cui i due in guerra (Russia -14,4% in valore, Ucraina -3,8%) e il Kazakistan (-2,5%), che rallenta dopo l’espansione considerevole degli anni recenti” chiarisce Ceolini

Purtroppo, non si riprende il mercato delle scarpe in tomaia, in pelle che scendono in volume (-2,7%) e in valore (-7%). “C’è anche l’incognita dei dazi americani, le cui reali conseguenze sulle vendite si potranno quantificare solo coi dati dei mesi autunnali. I dazi potrebbero ripercuotersi sulle decisioni di acquisto della clientela americana e direttamente sulla marginalità delle imprese esportatrici nel caso decidessero di “assorbire” in tutto o in parte la nuova tariffa. L’importanza degli USA per le esportazioni del calzaturiero – erano il secondo mercato in valore, con quasi 1,4 miliardi di euro, a consuntivo 2024 – ha reso il tema di grande attualità”.

FIERA GLAMOUR

Oltre la metà degli imprenditori intervistati (58%) prevede di chiudere l’anno con risultati inferiori rispetto al 2024. Ma nessuno arretra. “Con Assocalzaturifici stiamo lavorando per rendere il Micam sempre più attraente. Non potremo mai essere un Pitti delle calzature, perché il primo obiettivo durante i giorni milanesi è vendere, ma il glamour del salone fiorentino è qualcosa a cui ambiamo e su cui dobbiamo lavorare tutti insieme, perché non dimentichiamo che la fiera è soprattutto di chi la fa e di chi l’ha fatta anche nei momenti più bui del Covid”.

Quella che si apre domenica è un’edizione speciale: “Nessuna fiera in Italia ha mai raggiunto questo traguardo. Avremmo voluto viverla con il sorriso, ma il contesto generale non ci permette quella serenità che un’occasione del genere avrebbe meritato” chiarisce Fenni.

L'IMPATTO DEL CLIMA

Che lascia sul tavolo un altro tema: “Se in Italia viviamo tra improvvise bombe d’acqua e giornate da 35 gradi, l’Europa non sta meglio. Il cambiamento climatico sta davvero impattando sulle stagioni e di conseguenza sulle abitudini di acquisto. Questo significa che anche noi calzaturieri dobbiamo essere pronti a rispondere alle esigenze di buyer e commercianti, altrimenti saremo tagliati fuori dal mercato. Il tempo meteorologico sta cambiando i tempi di acquisto e quindi bisognerà modificare quelli di produzione”.

Questo per restare aperti e fermare la moria, considerano che in sei mesi hanno chiuso 81 calzaturifici tra industria e artigianato, con una diminuzione di 1392 dipendenti e un aumento dele opre di cassa integrazione che nelle Marche è stata del 27% contro il 97% della Toscana e il 32% dell’Emilia Romagna. Il distretto fermano-maceratese si gioca un pezzo di domani: “Avrei voluto più aziende come  protagoniste, vorrei  tornare ai numeri che il nostro distretto merita, dove almeno 100 siano le aziende solo fermane. Ma non è semplice, in questa fase ogni spesa viene valutata. Anche quella vitale per una fiera come il Micam. Lavoriamo ogni giorno per ridurre i costi e per trovare soluzioni economiche favorevoli per gli espositori, perciò mi sento di ringraziare la Regione Marche e la Camera di Commercio per il supporto” prosegue il presidente dei calzaturieri  di Confindustria Fermo.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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