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P.S.Elpidio: minaccia diffusione di video hard, denunciato per "Revenge Porn"

28 Novembre 2025

PORTO SANT'ELPIDIO - Negli ultimi anni il fenomeno del cd revenge porn, ha assunto un’importanza crescente nel panorama della sicurezza pubblica. Questo subdolo reato consiste nella condivisione di materiale sessualmente esplicito, come immagini o video, attraverso la rete, con sistemi di messaggistica istantanea - social network, senza il consenso della persona ritratta ed allo scopo di nuocerle, umiliarla o ricattarla. Particolarità di questo tipo di immagini e video è che gli stessi sono girati con il consenso della persona ritratta, ad esempio all’interno di coppie o nell’ambito di momenti intimi consensuali. A essere non consensuale, dunque, non è la realizzazione del materiale, ma la sua successiva diffusione.

I Carabinieri, consapevoli della gravità di questa problematica, hanno intensificato il loro impegno nella prevenzione e nella tutela delle vittime, attuando specifiche strategie operative e investendo nella formazione del personale per riconoscere e affrontare tempestivamente tali situazioni. La normativa italiana in materia di atti persecutori è contenuta nell'art.612-ter del Codice penale prevede e punisce la “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” con pene fino a nove anni di reclusione nei casi più gravi.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che a Porto Sant’Elpidio (FM), i militari della Stazione Carabinieri hanno denunciato un 54enne di origini tedesche per tale reato.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato identificato come l’autore di una serie di messaggi e chiamate telefoniche rivolte a un altro cittadino, con cui minacciava la diffusione di video compromettenti e a sfondo sessuale, pretendendo in cambio la somma di 5.000 euro. La richiesta non è stata accolta dalla vittima, che ha formalizzato denuncia.

Le indagini, condotte anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e l’escussione di testimoni, hanno permesso di risalire all’identità del presunto autore e di informare l’Autorità giudiziaria. Questo intervento dimostra l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare i reati che minano la sicurezza e la serenità delle vittime.

La tempestività delle indagini e la collaborazione con l’Autorità giudiziaria sono strumenti fondamentali per garantire la protezione a chi subisce tali violenze. La sicurezza dei cittadini passa anche dalla fiducia nelle Istituzioni: denunciare è il primo passo per uscire dal silenzio e farsi aiutare.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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