PORTO SANT'ELPIDIO - Nel pomeriggio di sabato, 31 maggio, personale della Squadra Mobile della Questura di Macerata, in collaborazione con personale della Squadra Mobile di Fermo, nell’ambito dei servizi interprovinciali finalizzati a controlli amministrativi in locali notturni, ha proceduto all’arresto di due persone, un uomo e una donna, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nello specifico, il primo veniva trovato in trovato in possesso di circa 70 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish e, in concorso con la donna, anche di circa 2 etti di cocaina, destinate per l’illecita cessione a terzi.
L’uomo, un operaio originario della Campania, di anni 49, con a carico numerosissimi precedenti per spaccio, veniva rintracciato con l’autovettura a lui in uso in una zona al confine fra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio, in un locale adiacente ad un night club. All’atto del controllo, si accedeva nel seminterrato e all’interno venivano rinvenuti degli scatoloni contenenti un totale di 690 panetti di sostanza stupefacente risultata successivamente positiva per l’hashish, del peso di circa 70 (settanta) kg, unitamente a materiale utilizzato per il confezionamento.
Pertanto, si proseguiva il controllo effettuando un’ulteriore perquisizione locale secondo la normativa sugli stupefacenti presso il domicilio dell’uomo, sito in provincia di Fermo, ove era presente anche la compagna, cittadina italiana di anni ventidue, incensurata.
Anche in questo caso la perquisizione dava esito positivo in quanto venivano rinvenuti circa 200 gr di cocaina e 79,89 gr di hashish, unitamente alla somma di 2000 euro in contanti, suddivisa in 40 banconote da 50 euro, quale provento dell’attività di spaccio, e vari strumenti utilizzati per il taglio e il confezionamento della sostanza stupefacente, nonché i telefoni cellulari.
I soggetti tratti in arresto, al termine delle formalità di rito, sentito il P.M. di turno competente per territorio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo, sono stati tradotti rispettivamente presso il carcere di Fermo e il carcere femminile di Teramo, a disposizione dell’A.G.