Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Otto aziende e università: il futuro della manifattura si gioca a Fermo. Due milioni per creare tecnologie e posti di lavoro

23 Dicembre 2020

di Raffaele Vitali

FERMO – “Per lo sviluppo serve innovazione, per l’innovazione serve la ricerca. Siamo di fronte a una partnership che mette insieme queste tre parole e ogni attore che può svolgere un ruolo”. Difficile descrivere meglio quello che accadrà nei prossimi due anni a Fermo di come lo ha fatto Claudio Pettinari, rettore di Camerino, tra i protagonisti dentro la Sala dei ritratti insieme con il professor Michele Germani della Politecnica.

Per tutti: obiettivo lavoro. Uno dei temi chiave del futuro di Fermo vive una tappa importante all’interno dell’Iti Urbano finanziato dalla Regione targata Ceriscioli “a cui diciamo grazie” sottolinea l’assessora ai Lavori Pubblici Ingrid Luciani rivolgendosi ai due neo consiglieri Andrea Putzue e Marco Marinangeli.

“Ricerca e mondo del lavoro. Noi abbiamo voluto legare l’Iti Urbano, con oltre due milioni di euro al rilancio e allo sviluppo delle imprese. Una scelta forte, potevamo concentrare i 6 milioni di euro sugli strutturali e invece abbiamo diversificato” sottolinea il sindaco Paolo Calcinaro.

Serve nuova occupazione in città, “ancora di più oggi in tempo di pandemia. In sintonia con la regione abbiamo diviso i fondi in due blocchi: il primo sullo sviluppo del lavoro e il secondo a sostegno dia chi oggi rischia di non ripartire” prosegue.

Cosa accadrà. “Non contributi a pioggia, ma un’operazione tesa a sviluppare progetti di ricerca industriale che abbia radici sul territorio con la nascita di un vero laboratorio permanente con spazio fisico, attrezzature, personale senior e junior, che eroghi servizi avanzati alle piccole e medie imprese della provincia. Prototipazione virtuale, extended reality e, intelligenza artificiale per l'analisi dei mercati, soluzioni innovative per la stampa 3D”. Ecco il succo del progetto spiegato da Gianni Della Casa.

L’assessora Ingrid Luciani sottolinea il livello di lavoro di gruppo: “Che questo progetto rientri nelal riqualificazione del mercato coperto è un ulteriore valore aggiunto”. In attesa del mercato coperto, 400metri quadri pensati per sviluppare lavoro e tecnologie, serviranno tra i due e i tre anni di lavori per rimetterlo a posto, l’hub del progetto sarà il Buc Machinery che sarà allestito entro marzo con tutto quello che serve.

Ma chi realmente dovrà agire dentro l’Iti è Annalisa Cerretani, l’esperta di politiche del lavoro che fa parte della giunta: “Taglio i primi 100 giorni e lo faccio con questo progetto di sviluppo che unisce imprenditori, associazioni di categoria, comune, università. Un tram di questo calibro saprà dare lo slancio necessario. Sono sicura che Fermo possa fare molto per le politiche del lavoro. Dobbiamo farci trovare pronti per intercettare anche i fondi del Recovery Fund strutturando al meglio l’ufficio per le politiche del lavoro”.

Una garanzia al successo dell’operazione è data dal fatto che i privati non sono solo quelli che hanno vinto il bando, ma sono quelli che investiranno. “L’investimento complessivo per i primi due anni, tra ricerca industriale e laboratorio, è di due milioni. Un milione dai fondi comunitari via Regione e un altro milione di euro dalla cordata. Poi ci sono altri 500mila euro per assegni di ricerca per giovani laureati (ne stimiamo 40). Di questi giovani ricercatori alcuni opereranno all’interno del laboratorio, altri nelle imprese manifatturiere della provincia. Infine, abbiamo previsto altri 200mila euro per micro operazioni a supporto delle micro imprese”.

A questo si aggiunge il piano economico previsionale per la gestione e l’impegno a gestire il laboratorio da parte della cordata. “Impatto occupazionale: le otto imprese proponenti assumeranno ad hoc dalle 10 alle 15 unità lavorative per i due anni di realizzazione del progetto. Poi vedremo” ribadisce Della Casa.

Il progetto è davvero ambizioso, a riprova c’è il primo acquisto: una super stampante 3D da 250mila euro e un paio di quintali di peso che verrà posizionata, fino a che non sarà pronto il piano del mercato coperto, all’Iti Montani, che così avrà un’ulteriore macchinario su cui far crescere i suoi alunni.

“Faremo convergere tecnologie che fino a oggi non si parlavano. A Fermo abbiamo trovato condizioni favorevoli: convergenza soggetti eterogenei motivati a lavorare insieme in un percorso complesso” aggiunge l’amministratore delegato della More Srl, una newco che riunisce tre dei to player della tecnologia marchigiana, tra cui la Websolute di Pesaro, società quotata in borsa. “Vi faremo entrare nel futuro e vi faremo essere pronti. Pensate che queste tecnologie della realtà virtuale sono il prossimo smartphone. Saranno nelle tasche di tutti” conclude Tonti, anima dell’azienda iper tecnologica.

Print Friendly, PDF & Email
Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram