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Ospedale Covid, esplode il caso personale: shopping della Regione tra Fermo e Macerata. Sindacati in rivolta

16 Maggio 2020

CIVITANOVA MARCHE – Qualcosa ancora non torna attorno all’ospedale Covid costruito all’interno della fiera di Civitanova Marche. da un lato ci sono i complimenti del senatore Battistoni di Forza Italia a Bertolaso e sindaco Ciarapica per l’operazione, dall’altra c’è il nodo personale. Che in realtà aleggia da tempo e che ora diventa complesso da sciogliere l’assessore-presidente Luca Ceriscioli. Perché all’ospedale Covid di persone ne servono proprio tante.

Al momento l’idea è di far partire due moduli da 14 posti ognuno, servono 7 infermieri per turno e per modulo. Quindi, considerando i riposi, bisogna partire almeno con una dotazione di 40 persone. e lo stesso discorso, con numeri diversi, va fatto per i medici.

Per fare fronte a questa situazione l’Asur regionale ha inviato una richiesta a ogni Asur locale per individuare infermieri, Oss, medici e tecnici che ‘volontariamente’ vogliono integrare il proprio orario lavorando alla fiera.

“E questo mentre ancora quelli definiti più volte "eroi" chiedono con forza non parole ma almeno il rapido riconoscimento dell’indennità di malattia infettiva e dei tempi di vestizione.

I soldi previsti sulla "carta" devono arrivare ai lavoratori che si sono spesi in condizioni” sottolineano i segretari di Fp Cgil, Fps Cisl e Uil Fpl. Di fronte a questo quadro, nessuno ha chiaro come verrà usato il personale dentro Civitanova e quali ripercussioni avrà sulle Asur 3 e 4, le più interessate dalla richiesta regionale stando al sindacato.

A livello fermano, il direttore dell’Asur 4 Livini ha girato la richiesta del regionale ai primari dei vari reparti interessati. Se ci saranno risposte positive, è evidente che poi Fermo dovrebbe valutare quanto peseranno le caselle lasciate vuote sulla normale ripresa del Murri ed eventualmente procedere a nuove assunzioni.

“I lavoratori hanno anche diritto, dopo tre mesi di lavoro senza sosta, di riposi e ferie che in questo momento la parte pubblica non è in grado di garantire” riprendono i sindacati. Aggiunge Giuseppe Donati, che dà voce in particolare al Fermano: “Per garantire l'operatività del Covid Center di Civitanova, struttura non opportuna ma soprattutto giuridicamente non definibile, si metteranno in crisi i veri ospedali. Migliaia di ricoveri e di prestazioni sanitarie di vario tipo, bloccate durante la chiusura per l'emergenza, dovranno essere recuperate ma se il personale verrà spostato si rischia un nuovo stop”.

Al momento la richiesta è volontaria. Resta da capire cosa accadrà in caso di mancata risposta, da Fermo devono arrivare 16 elementi. Secondo fonti Asur potrebbe toccare all’Asur 3 di Macerata compensare all’inizio la situazione, visto che la gestione della struttura gli resterà in carico non avendo voluto che a guidarla fosse il primario di Fermo, Amadio, più titolato come responsabile di Malattie infettive per Marche sud.

@raffaelevitali

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