FERMO – C’è un futuro politico per Base Popolare, lo garantisce Gian Mario Spacca, che ne è presidente. Non ne aveva dubbi Lorenzo Morresi, il candidato fermano che ha chiuso secondo nella lista dominata da Jessica Marcozzi.
Il coordinatore Raimondo Orsetti parla di “risultato di grande rilievo, che conferma la potenzialità del nostro movimento, in un contesto difficilissimo, con astensionismo al 50% e una giungla di oltre 500 candidati per 30 scranni in Consiglio Regionale. È un segnale importante”.
Il movimento vuole diventare un riferimento nel campo dei popolari. “Abbiamo sperimentato la strada della collaborazione piuttosto che frazionare ancora di più l’area. Ne facciamo tesoro, sulla strada della creazione di una grande Forza Popolare in Italia, come già accade in Europa”.
Tra i candidati, spiccano le performance di Emanuele Petrucci con “un risultato straordinario nella città e nella provincia di Pesaro che ha superato le duemila preferenze” e il dermatologo dell’Inrca di Fermo, Lorenzo Morresi.
La richiesta di Acquaroli è di dare rappresentanza a Fermo, il che significherebbe Marcozzi assessora e Morresi ripescato. “Da oggi saremo impegnati in una nuova fase post voto per rigenerare, aggregare, innovare. Il primo impegno da affrontare saranno le prossime elezioni amministrative”.
La parte education di Spacca emerge nel progetto che ha BP: “Nascerà una scuola permanente di politica per formare una nuova classe dirigente”. Tra i punti cardine del progetto ci sono poi “sostegno alle iniziative referendarie sul proporzionale con preferenze e sul premierato; avvio del dibattito per un Partito Popolare Italiano in vista delle politiche del 2027 e rinnovo dei vertici”.
E come detto da Morresi poche ore dopo l’esito elettorale: “È il momento di passare dal “Io” al “Noi”. Le regionali sono solo l’inizio di un percorso più grande: rigenerare la politica su basi popolari, offrire risposte ai territori e preparare il terreno per una forza politica nazionale nuova, coesa e credibili” conclude Orsetti.