Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Ore di attesa in stazione senza notizie. Poi la decisione: ce ne andiamo in albergo. L'odissea dei viaggiatori tra gli incendi

2 Agosto 2021

PORTO SAN GIORGIO – Si è chiusa una giornata da incubo per centinaia di viaggiatori che hanno avuto la sfortuna di trovarsi sui treni bloccati a causa dell’incendio scoppiato nella zona tra Castelfidardo e Numana.

Solo all’1.15 di notte è ripresa la circolazione ferroviaria sulla linea Adriatica interrotta. Dopo un'operazione di spegnimento dei roghi, durata oltre nove ore, che ha visto impegnato anche un Canadair, è arrivato il nullaosta per la ripresa della circolazione dei treni. Dal primo pomeriggio di ieri molti treni completamente o parzialmente cancellati tra Freccia Rossa, Freccia Argento e Intercity.

Grandi disagi per i viaggiatori, con ore di attesa nelle varie stazioni tra cui quella di Porto San Giorgio: centinaia di viaggiatori in attesa hanno dovuto organizzarsi, autonomamente, in albergo per la notte. Perché fino alle 18 da Trenitalia non era arrivata nessuna comunicazione. mentre poi è stato promesso il rimborso del biglietto, non dell'albergo. "Ma come si fa a lasciarci per ore in treno, con il caldo e il rischio Covid, senza alcuna comunicazione" commentavano alcuni passeggeri scendendo a Porto San Giorgio in cerca di un albergo, pagato in media 80 euro.

stando alle note ufficiacli di Trenitalia sono stai attivati i servizi sostitutivi con bus tra Osimo Castelfidardo e Pescara, tra Ancona e San Benedetto del Tronto e tra Ancona e Civitanova e il servizio di smart caring. Disagi anche per la viabilità autostradale interrotta nel tratto a sud di Ancona e poi riattivata verso le 17. Quelli avvenuti nelle Marche sono stati solo alcuni dei roghi divampati lungo la linea Adriatica anche nella zona di Pescara (Abruzzo) e Campomarino (Molise) con migliaia di ettari di macchia mediterranea, pinete, boschi e ulivi andati a fuoco.

Lo rileva un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che le temperature tropicali e l'assenza di precipitazioni nel Mezzogiorno favoriscono il propagarsi delle fiamme e aiutano i piromani. “Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è proprio l'azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente”. Per incrementare il patrimonio boschivo italiano, la Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto nel Pnrr di piantare in Italia 50 milioni di alberi nell'arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane. 

Print Friendly, PDF & Email
Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram