PESARO – Resterà una delle grandi incompiute della storia biancorossa Matteo Imbrò. Arrivato in pompa magna, premiato con la fascia di capitano, è stato incapace di dare quello che talento e tecnica potevano garantire.
Doveva essere il leader della rinascita, è stato il simbolo della stagione fallimentare del tandem Sacripanti-Leka. E proprio Leka ha fatto capire da metà stagione in poi che ne avrebbe fatto volentieri a meno. E così, quando è arrivato l’ad Dalla Salda e ha parlato di contratti da alleggerire, il mirino si è fermato su Imbrò.
Ma non è stato facile, per tanti motivi, cederlo ci voleva la fame di serie A della Fortitudo, che si può permettere contratti pesanti anche nelle posizioni 7 e 8 del roster. Con la sua cessione, frutto di una rescissione consensuale aiutata dalla società biancorossa, vincono e perdono tutti.
Ma Imbrò è già il passato. Il presente si chiama Kay Felder. Per fare scena si può dire che ha giocato con LeBron James, per essere concreti che negli ultima anni ha brillato in Cina, non certo un campionato stellare, e poi in Sud America. Tra i dati reali c’è che è stato una stella indiscussa della sua università in Oklahoma, fattore che gli ha permesso di essere selezionato al Draft.
La Nba non l’ha premiato, più per problemi fuori dal campo che per carenza di talento, ma Felder ha saputo poi costruirsi una grande e ricca carriera. Lontano da casa e anche dall’Europa. Sei stagioni in Oriente, nel 2022 è stato Mvp del campionato, prima di una rapida esperienza, tra finale di campionato e play off, a Porto Rico. Ora, la chiamata di Pesaro a cui ha detto, anche sorprendentemente, sì.
Non è un contratto per la stagione, al momento. Società e giocatore hanno deciso di conoscersi, di valutarsi. Uno vuole capire cosa significhi l’Italia, cosa sia la A2. La VL capirà perché un play che ha tutti i profili per stare in una squadra di prima fascia, almeno in serie A, sarebbe tentato dal provarsi al piano di sotto.
È evidente che se il matrimonio andrà in porto, si parlerà del nuovo colpo del ds Egidio dopo quello dell’anno scorso in cui scovò Ahmad in Canada. Per Felder parlano innanzitutto i numeri: grande assistman, quasi sempre in doppia cifra di media, ottimo realizzatore, micidiale ai liberi. È il profilo perfetto per Dalla Salda e potrebbe formare con Trucchetti una delle coppie più basse, ma al contempo fisiche e veloci, della A2.
r.vit.