di Raffaele Vitali
FERMO – Il progetto del nuovo circolo tennis troneggia in due rendering iper realisti, con la nuova struttura incastonata tra la caserma dei carabinieri, la piscina e il supermercato Sì con te. Una presentazione per consiglieri comunali e Giunta di Fermo quella organizzata dagli attuali gestori del circolo tennis insieme con il privato che vuole realizzare l’operazione, ovvero la società Sesa di Sergio Ramadori, attuale gestore del parcheggio di via Beni realizzato su area pubblica.
Solo che il sindaco Paolo Calcinaro non è mai arrivato e così i due assessori più interessati all’operazione, Scarfini allo Sport e Torresi al Commercio. “Non ci aspettavamo questa assenza” sottolinea in apertura l’ingegnere Massimo Torquati, che affianca l’imprenditore Ramadori, mentre presenta il piano.
Nella convocazione della riunione chiariscono subito la base di partenza: impensabile investire sull’attuale circolo di piazza Tupini, “non si possono garantire i servizi necessari”, e impensabile proseguire con la gestione in perdita del parcheggio di via Beni che “non ha mai garantito il flusso di cassa previsto dalla convenzione siglata con il comune, a fronte di un investimento di 3,5 milioni di euro”.
Quest’ultimo passaggio è fondamentale per capire il senso di un’operazione che viene presentata come di interesse pubblico. “Ed è questo che stiamo cercando di comprendere davvero” sottolineano i consiglieri comunali di minoranza che si sono presentati in massa per capire e conoscere (Malvatani, Vallasciani, Borroni, Interlenghi e i fuoriusciti Trasatti, Febi, Pascucci e Bagalini). “Noi non ne sapevamo nulla, diversamente dalla maggioranza “ precisa Pierluigi Malvatani, che del circolo è anche giocatore. Per la maggioranza ci sono l’assessore ai servizi sociali Giampieri e tre consiglieri, Gaggia, Simoni e Borraccini.
L’interesse pubblico? È nel fatto che il privato sarebbe pronto a interrompere il percorso di contenzioso aperto con il comune per 3,5 milioni di euro. “E poi ci sarebbe la realizzazione di una nuova viabilità per via Crollalanza e il recupero di alcuni spazi, con l’aumento di parcheggi pubblici” precisa subito Torquati.
Quello che lamenta aa la società Sesa, infatti, sono i mancati guadagni dopo la realizzazione del parcheggio, che anziché portare duecentomila euro di entrate all’anno, continua a produrre uscite per 25mila euro, che si aggiungono all’investimento iniziale. Rischio d’impresa, si direbbe, ma nella convenzione, rivendica l’ingegnere, c’erano stime di incasso ‘garantite’ dal comune. Ed è su quello che si giocherà la battaglia legale se non si raggiungerà una intesa sul progetto. “Che ci vede pienamente favorevoli” precisa il presidente del circolo tennis, evitando così che si parli di sistema tennis diviso sullo spostamento.
LE RAGIONI
“Qui ci sono imprenditori in difficoltà che cercano soluzioni. Noi, contenzioso a parte, vogliamo restituire un circolo tennis degno di un capoluogo, con servizi superiori a quelli che si possono garantire in questa struttura obsoleta e storica. Il tutto senza aggravio di carico urbanistico”.
Lo sottolinea spesso questo Torquati: riduzione di volumetrie edificabili. “La struttura che verrebbe realizzata sarebbe inferiore al potenziale edificatorio che la Sesa ha sua via Beni. La superficie adiacente al parcheggio di via Beni ha attualmente 5500 metri quadri di superficie edificabile (Sul) divisa su quattro unità immobiliari, di cui un quarto come commerciale e tre quarti residenziale”.
Sesa rinuncerebbe a questa superficie se riuscisse a riconvertire la struttura. “In cambio c’è questo progetto che abbiamo presentato da tempo all’amministrazione che ci aveva chiesto delle migliorie, oggi inserite grazie al confronto con il circolo tennis. Il progetto prevede una piastra commerciale al posto dell’attuale circolo per tremila metri quadri. Un blocco da dividere su più attività commerciali, migliorando la viabilità di via Crollalanza, con la creazione di un doppio senso di marcia, e i parcheggi che raddoppierebbero”.
Per realizzare tutto questo Sesa investirebbe ulteriori due milioni di euro. “Non ha senso oggi pensare a 40-50 unità immobiliari, visto il buco creato dal parcheggio” ribadisce. “Chi avrà un vero ritorno sarà solo la pubblica amministrazione: nuovo circolo tennis, evita il contenzioso con il privato, nuova viabilità e un minor carico urbanistico, passando da 5500 a 3mila metri commerciali”.
Il progetto
Sulla parte privata, ovvero l’area verde al fianco della caserma dei carabinieri, saranno realizzati tre campi da tennis, uno funge da centrale con la tribuna, e due da padel. Sull’attuale area parcheggio, è previsto: una club house, un campo polivalente da tennis e calcetto in erba sintetica e uno da pickleball. Parte resterebbe parcheggio per la struttura, circa 80 posti auto.
Nel dettaglio. “Club house a due livelli: piano terra con bar e area ristoro all’aperto, che gode della panoramica su tutti i campi. Nella parte dietro ambulatorio, palestra, spogliatoio donne, uomini e bambini, e un locale tecnico. Servizi per poter realizzare i vari tipi di tornei. Al piano superiore c’è la sala soci multimediale con terrazzo e una lobby con ludoteca per i bambini, considerando che Peter Pan ha 50-60 ragazzi da gestire”. In più verrà realizzata una scala di connessione tra la piscina e la zona di via Beni.
Il vecchio circolo
“Noi vogliamo riconvertire la struttura dell’area che un tempo era foro boario, valorizzando così le mura storiche di via Crollalanza. “L’incidenza dell’area privata insiste sui campi da tennis, il resto resta ristrutturato e pubblico” chiarisce Torquati.
Piazza Tupini diventa un mix si piante e parcheggi, con le piazzole del mercato garantite e valorizzate. “Impattante è la nuova viabilità. Con via Crollalanza a senso unico fino alla nuova struttura, dove verrà creato un ingresso con possibilità di girare e tornare indietro, anche in questo caso con un percorso a senso unico che risbuca dopo 180 gradi. A questo sia aggiungono i nuovi parcheggi”. Che sono funzionali anche alla nuova struttura di tremila metri quadri “che resta totalmente sotto il livello stradale e quindi non impatta. Tra l’altro immaginiamo il tetto come una piazza scoperta”. Cosa ci andrà non è chiaro, potrebbe essere una sola attività, come più di una “lo dirà il mercato”. La speranza è di poter mettere, “ma dipende dal piano paesaggistico”, anche del fotovoltaico.
IL CIRCOLO
Il presidente di Fermo non esita: è impossibile continuare a lavorare in questa struttura. Qui servono tanti cambiamenti che è difficile poter fare. Servizi e mantenimento dei campi sono attualmente molto complessi. Sono necessari bagni e spazi comuni. Questo progetto è all’avanguardia, è bello e non manca nulla. Speriamo che fermo decida peer il meglio, autorizzando l’operazione”.
Anche il nuovo presidente Fitb Marche, Andrea Bolognese, non è voluto mancare:” Non entro nel merito delle autorizzazioni, vedo per la prima volta questo progetto. Ero curioso. Sono qui perché questo circolo è importante per la Federazione. Qui hanno imparato e insegnato tennis in tanti. Viviamo una fase di overbooking richiesta di gioco. Per la federazione la prima esigenza è investire nelle strutture, servono i servizi per un tornei, quindi la strada è giusta”.
Concorda anche Franco Ferracuti, Peter Pan: “Qui non c’è spazio. I nuovi campi previsti verrebbero realizzati in terra sintetica, ottima soluzione richiedendo meno acqua. E poi la palestra, dove fare atletica, anche per bambini, crescerebbe la scuola tennis e potremmo anche aprirci al tennis per i diversamente abili”.
LA POLITICA
L’assessore Giampieri usa poche parole: “Quando arrivano progetti, è sempre un piacere. Lo prenderemo in mano per discuterne”. Aggiunge Gaggia: “Ne parleremo”. Si chiedono i tempi di realizzazione, Torquati non entra nel merito, ma poi ammette: “Se tutto va come deve, poco più di un anno. Partendo da struttura sportiva e viabilità, quindi dall’interesse pubblico. Ascoltano i vai consiglieri, i dubbi non mancano, soprattutto in Vallasciani “ho dei dubbi sull’interesse pubblico, che è quello che dovrebbe poi muovere il Consiglio nell’approvazione della variante”.
Il progetto ora verrà studiato al meglio, il privato ha fretta e presto lo presenterà ufficialmente chiedendo al Comune di andare in Conferenza dei servizi. “ “Il tutto senza mai dimenticare il contenzioso da 3,5 milioni, che bene o male andrà vanti. E forse anche questo è il punto nodale dell’interesse pubblico, chiedere una a vicenda complessa “ il messaggio finale di Torquati che resta su tavolo della politica.