FERMO – Uscite ‘eccellenti’ dalla Lega. Tutt’altro che indolori. In realtà c’è chi ha provato a sminuire, l’assessore Andrea Maria Antonin, e chi ha alzato i torni, la segretaria regionale e onorevole Giorgia Latini.
“Dispiace constatare come a poche settimane dalla chiusura delle liste per le elezioni regionali ci sia ancora chi decide di abbandonare la Lega. Un gesto che ha poco a che fare con la coerenza politica o con i valori, e molto invece con il calcolo elettorale e la ricerca di un posto al sole” sottolinea Latini parlando di Chiara Biondi e Monica Acciarri, entrambe passate a Forza Italia.
Il secondo messaggio è per il presidente Acquaroli: “La Lega, in questi cinque anni, ha dato un contributo concreto, serio e responsabile alla Giunta Acquaroli. Lo ha fatto con uomini e donne che hanno lavorato con impegno nelle istituzioni, sostenuti da una squadra compatta e da una filiera di governo solida, credibile, efficace. Spiace che alcuni partiti alleati, - rimarca - invece di valorizzare e far crescere la propria classe dirigente, abbiano preferito saccheggiare gli eletti della Lega, assecondando logiche che poco hanno a che fare con il rispetto tra forze politiche e con la costruzione di un progetto comune”.
Non teme contraccolpi perché “si tratta di scelte dettate esclusivamente da convenienza personale. Nessuno si scandalizza, purtroppo. Il trasformismo in politica è ormai una triste abitudine, ma non per questo meno deludente. Comunque, chi pensa di trovare un posto al sole solo perché conta di ritrovarsi in liste con candidati meno competitivi rispetto a quelli della Lega, resterà deluso”.
Quest’ultimo pensiero è condiviso dall’assessore allo Sviluppo economico: “La Lega in vista delle regionali è determinata e compatta a continuare il grande lavoro di squadra che ha portato brillanti risultati sul territorio piceno. Un territorio che era stato per anni dimenticato da una sinistra che prendeva ordini dal Partito Democratico, ora di Pesaro ora di Ancona, a seconda di dove pendeva l'ago in quel momento. In questi giorni c'è stato un cambiamento che non è passato inosservato. Il nostro partito aveva bisogno di nuovi stimoli in attesa di riconfermare quanto di buono costruito in questi anni sul territorio” conclude Antonini.