
FERMO – Un novembre intenso per l’Itet Carducci-Galilei – CPIA di Fermo. Una serie di iniziative ha permesso agli alunni di riflettere su cyberbullismo e violenza di genere. Il tutto senza mai dimenticare lo sviluppo delle competenze di cittadinanza, relazionali e digitali. A guidare i vari percorsi il professor Giuseppe Lupoli.
Primo appuntamento il 17 novembre per i più piccoli, gli alunni del biennio, che hanno affrontato il tema della responsabilità personale partendo dalla visione del film “40 secondi” che racconta la storia di Willy Monteiro Duarte (ieri la condanna definitiva all'ergastolo per uno dei due fratelli accusati dell'omicidio). Al termine del film, un dialogo con il regista e parte del cast. Chiaro il messaggio: “Diritto allo studio e partecipazione consapevole sono fattori chiave nella vita di ogni giovane”.

Il 20 novembre, le classi prime hanno partecipato a un incontro con la Polizia Postale. Lezione affidata all’ispettore Cesarino Piccinini e dall’assistente capo Pietro Costantini. “Gli alunni – spiega Lupoli – hanno potuto comprendere i rischi della rete, le dinamiche del bullismo digitale e l’importanza di un uso rispettoso e consapevole degli strumenti online, promuovendo una cittadinanza digitale attiva”.
Terzo step, la Giornata contro la violenza sulle donne. All’Itet è andata in scena una palestra di scrittura condotta dalla formatrice Tiziana Regine, dal titolo ‘Tutte le vite. La mia’.
Partner è stata la cooperativa Il Faro. “Attraverso attività di scrittura emotiva, testimonianze e riflessioni guidate, gli studenti hanno approfondito il tema della violenza di genere” riprende Lupoli che si è fermato ad ammirare l’esposizione delle scarpette rosse all’interno della scuola, coordinata dalla professoressa Maria Teresa Botte.
La violenza di genere è stata anche al centro delle analisi delle quinte (B AFM, A RIM, A TUR) che si sono confrontati su femminicidi e i reati contro la famiglia, soffermandosi su strumenti e potenziali iniziative di sensibilizzazione, partendo dai movimenti #noncisonoscuse e i centri di ascolto maschile. Dalla quinta di Grafica è arrivata anche la rapprsentazione fisica di quanto ascoltato con la locandina ‘Non voltarti, intervieni’.
“Queste iniziative integrano orientamento, competenze trasversali ed educazione civica. La scuola ha il compito di formare cittadini responsabili e consapevoli, capaci di leggere la complessità e di esercitare il pensiero critico” sottolinea la dirigente Francesca Iormetti.
Per Lupoli, che dell’Itet è referente contro il bullismo e il cyberbullismo, “la scuola deve educare al rispetto, alla gestione delle emozioni e alla relazione positiva: sono le life skills, competenze essenziali per la crescita. L’insegnamento della religione, per sua natura, lavora proprio su questi aspetti. Parlare di dignità, responsabilità ed empatia è parte integrante del nostro compito educativo: ciò che seminiamo oggi potrà accompagnare i ragazzi nel loro futuro”.
