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Non basta Cornacchini, la Fermana non sa vincere. Solo un punto contro l'ultima della classe

9 Dicembre 2020

FERMO – Inizia con l’abbraccio di gomito del mister avversario la nuova avventura di Giovanni Cornacchini sulla panchina della Fermana. Pochi giorni per lui, ma sufficienti per cambiare il modo di giocare. Abbandonata la linea a tre di Antonioli, si torna al canonico 4-4-2 con la speranza di ritrovare vecchi equilibri.

Esce dalla naftalina Sperotto, che si fa riconoscere subito con una entrata da giallo, riprende il suo ruolo di esterno destro Iotti, sale di qualche metro Mordini. È una bella squadra l’Arezzo, nomi importanti. Non solo perché schiera l’ex Fiorentina Alessio Cerci, ma perché ha inserito in mezzo al campo anche Di Paolantonio, uno da serie B.

Quando si incontrano due squadre disperate, relegate sul fondo della classifica, il rischio è che vinca la paura. Il primo tempo passa senza colpo ferire, non ci sono tiri, non ci sono emozioni se non quelle che ogni tanto regala Cerci nei battibecchi da serie A con Scrosta e con i suoi dribbling affidati al magico piede sinistro che portano al primo tiro in porta dopo 30’.

L’uomo in più in mezzo al campo dell’Arezzo si fa sentire. Giocano a cinque i toscani, le geometrie sono buone, si trovano bene gli aretini e questo costringe i gialloblù a correre tanto, anche perché Cornacchini urla, vuole una squadra alta. Nessun brivido, nessun rischio per entrambi i portieri in un primo tempo che verrà ricordato solo per la bomboletta dell’arbitro usata anche a metà campo.

La ripresa si apre con un bel colpo di testa di Raffini su cross di Demirovic, un modo per dire agli aretini che non possono stare sereni, forti del loro palleggio. Ma è un po’ come il buu da dietro l’angolo, dura un secondo lo spavento e poi viene da sorridere.

L’Arezzo passa dal sinistro di Cerci, che ha trotterellato abbastanza in mezzo al campo, a quello di Cutolo. La Fermana risponde con Cognigni per Raffini e Grossi per Demirovic, che esce senza convincere. Al 30’ si completa il cambio dell’attacco con l’uscita di Neglia, rimasto fuori dal gioco per tutto il primo tempo.

Questo è un altro cambiamento rispetto all’era Antonioli, Cornacchini interviene prima degli ultimi dieci minuti. Nuove energie, più voglia di vincere anche se con poche occasioni: la prima volta che il pallone finisce nei guanti di Sala, numero uno aretino, arriva dopo 34minuti.

Una mezza occasione che purtroppo sveglia il portiere ospite, bravo a bloccare un gran tiro di Palmieri, ottimo innesto, all’88esimo che sembrava destinato in fondo alla rete. Peccato, l’Arezzo è arrivato davvero senza fiato, ma la Fermana non è stata in grado di approfittarne come dovuto e nello spogliatoio Cornacchini si riporta un punto che serve davvero a poco. Mentre nell'altro recupero chi fa bottino pieno è il Fano, di nuovo vicino ai canarini in classifica.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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