
di Chiara Fermani
PORTO SAN GIORGIO - Trento passa a Porto San Giorgio con autorità assoluta, mostrando una solidità tecnica e mentale disarmante e trascinata da un Michieletto in formato MVP. I dolomitici dominano dalla linea dei nove metri: 13 ace in tre set con appena 11 errori, dato che fotografa la distanza vista in campo.
La Yuasa, ancora priva dell’opposto Petkovic, si affida a un Amir Golzadeh che sta comunque offrendo percentuali di alto livello, ma non basta per arginare la qualità dell’Itas. I grottesi provano a restare agganciati solo all’inizio del secondo parziale, ma la forza degli ospiti spegne sul nascere ogni tentativo.
Coach Mendez, ancora senza Lavia, parte con Sbertoli–Gabi Garcia, Flavio–Torwie al centro, Michieletto e Ramon in banda e Laurenzano libero. Ortenzi conferma il sestetto visto con Perugia: Falaschi–Golzadeh, Pellacani–Petkov, Magalini–Fedrizzi e Marchisio libero.
Trento prende subito ritmo al servizio con Torwie e Gabi Garcia, scavando un primo solco grazie alla pressione dai nove metri. La difesa trentina sembra invalicabile e Grottazzolina fatica a trovare colpi puliti. Michieletto firma una perla in diagonale, e l’Itas chiude un set a senso unico.
La Yuasa parte forte con Pellacani e trova il +4 che accende il PalaSavelli. È però un fuoco di paglia: Michieletto piazza un diagonale millimetrico, Gabi Garcia torna al servizio e Trento ribalta immediatamente l’inerzia. Ramon allunga con due ace e i Campioni d’Italia scappano di nuovo, chiudendo con autorità.
L’Itas riparte a razzo con un’altra serie di battute vincenti, inclusa quella di Michieletto. Tatarov prova a tenere in vita la Yuasa, firmando l’unico ace grottese del match. C’è un momento di equilibrio sull’errore di Ramon (13-13), ma un nuovo turno al servizio dei trentini ricrea il break decisivo. Bristot entra e sigilla il match… naturalmente con un ace.
Tre set fotocopia certificano la superiorità di una Trento solida, lucida e feroce al servizio. La Yuasa fatica a costruire gioco sin dalla ricezione, e contro una squadra così organizzata ogni passaggio a vuoto diventa irreparabile. Michieletto guida l’Itas con una prestazione da manuale.
