AMANDOLA - In una serata carica di emozione e partecipazione, il palcoscenico del Sibillini Film Festival ha incoronato La luna sott'acqua di Alessandro Negrini come Miglior Lungometraggio in concorso, sia tra i film di finzione che documentari, e vincitore assoluto della rassegna.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella splendida Piazza Risorgimento di Amandola, davanti alla suggestiva Chiesa di Sant'Agostino, cornice storica che ha reso ancora più speciale l'evento. Il premio è stato consegnato dal sindaco Adolfo Marinangeli e dal presidente della giuria, alla presenza di un pubblico numeroso e partecipe.
La giuria ha assegnato il premio "per aver raccontato in modo, tanto realistico quanto intimo e onirico, la resilienza e la resistenza della comunità di Erto dopo la tragedia del Vajont. Quando il cinema può essere uno strumento efficace per contribuire alla giustizia sociale e civile."
Alessandro Negrini, visibilmente emozionato, nella piazza gremita ha dedicato il premio "...a tutti coloro che resistono all'ingiustizia, e che anche quando il potere dice loro - non puoi, resistono e contro tutto e tutti germogliano come il bosco di Erto precipitato giu", ricevendo un lungo applauso che ha suggellato il momento. Subito dopo la premiazione, la piazza si è trasformata in una sala cinematografica a cielo aperto per la proiezione del film vincitore, La luna sott'acqua.
Il film racconta con visionaria poesia la storia del paese di Erto, sopravvissuto al disastro del Vajont e tuttavia all'epoca destinato a scomparire per sempre in nome del profitto, e racconta con maestria e realismo magico la lotta dei suoi abitanti per difendere il proprio paese.
Nel pomeriggio, Negrini aveva già saputo incantare il pubblico durante l'appuntamento "Aperitivo Cinematografico" con un talk dal titolo Memoria e Utopia. In un incontro denso di immagini e parole, Negrini, grande affabulatore capace di intrecciare racconto e visione, ha parlato di come la memoria non sia un semplice archivio di nostalgie, ma una forza viva, capace di aprire varchi nella rassegnazione. Una chiave per disobbedire all'ingiustizia e, proprio per questo, per costruire il futuro. Ha raccontato di come questa visione trovi traduzione nel cinema e nell'arte, strumenti che possono ribellarsi all'oblio e restituire voce a chi è stato dimenticato. Alternando riflessioni di alta densità poetica a momenti di ironia improvvisa, ha reso palpabile l'idea che ricordare non significhi ripiegarsi sul passato, ma liberare energie per trasformare il presente.
La luna sott'acqua è una coproduzione Italia–Slovenia, realizzata da Incipit Film e Casablanca Film, sostenuto da Friuli Film Commissione e Film Commission Torino Piemonte, si sta imponendo come una delle opere più intense e originali della stagione cinematografica. Il film, capace di mescolare poesia visiva, memoria collettiva e uno sguardo ironico sull'umanità, sta ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti in Italia e all'estero, conquistando festival e spettatori con la sua forza narrativa e la sua delicatezza emotiva.
Il festival ha premiato anche come Miglior Cortometraggio Internazionale "The Premiere" del regista bulgaro Toma Waszarow, mentre il riconoscimento per Miglior Corto di Animazione è andato a Pig di Jorn Leeuwerink, una produzione proveniente dai Paesi Bassi.
La prima edizione del Sibillini Film Festival si è così chiusa con un grande riscontro di pubblico, con proieizoni ad Amandola e Comunanza, celebrando il cinema come linguaggio universale, capace di unire culture e comunità diverse, regalando ad Amandola una notte in cui arte, storia e paesaggio hanno dialogato sotto la stessa luna.