di Chiara Fermani
MONTEGIORGIO - Un’esperienza che lascia il segno. È così che i quattro volontari della Misericordia di Montegiorgio hanno descritto la loro partecipazione al Giubileo dei Giovani, evento che ha radunato a Roma circa un milione di pellegrini provenienti da tutto il mondo (146 paesi, in larga parte dal mondo spagnolo e latino-americano, ma anche da Europa e Stati Uniti, e in parte dall’Asia). Un impegno intenso, distribuito su più giorni e notti, tra turni ininterrotti, responsabilità importanti e un’energia che si respirava ovunque, nel cuore stesso della spiritualità e della solidarietà.
L’ultima giornata si è chiusa ieri (al mattino particolarmente attesa era la messa di Papa Leone XIV), ma l’esperienza rimane viva negli occhi e nelle parole di chi c’era. I nostri volontari hanno operato fianco a fianco con il grande team dell’emergenza schierato per garantire sicurezza, assistenza sanitaria e supporto logistico: Misericordie d’Italia, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Croce Verde, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri. Tutti uniti da un unico obiettivo: prendersi cura delle persone.
Il campo base della Vela di Calatrava a Tor Vergata ha ospitato centinaia di operatori e volontari. Qui, lontano dai riflettori e dalla scena centrale del Giubileo, si è svolta un’altra “liturgia”: quella del servizio, della fatica silenziosa, della cura dell’altro. Ogni turno, ogni intervento, ogni sorriso è un gesto concreto di fratellanza e umanità.
“Un’esperienza stancante, ma unica in tutto e per tutto” hanno raccontato i volontari della Misericordia di Montegiorgio, visibilmente provati ma con gli occhi pieni di gratitudine. In mezzo a un’umanità in cammino, fatta di lingue diverse, culture lontane e sogni condivisi, il loro lavoro è stato fondamentale.
Il Giubileo dei Giovani ha rappresentato un momento di incontro, ma anche una grande prova organizzativa. Le associazioni di volontariato, in queste occasioni, si rivelano il vero motore silenzioso dell’accoglienza e dell’ordine. In molti sono partiti lasciando il lavoro, la famiglia, per mettersi a disposizione ed è questo il vero spirito del volontariato.
Montegiorgio può essere orgogliosa dei suoi rappresentanti: hanno portato, insieme alla professionalità, il calore e la generosità di un’intera comunità. Il ritorno a casa sarà accompagnato dalla stanchezza, certo, ma anche dalla consapevolezza di aver fatto parte di qualcosa di grande.