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Moda e cucina, il connubio perfetto a Diamanti a Tavola. Cedroni e De Sarno: trasformiamo la materia con mani e amore

1 Novembre 2025

di Raffaele Vitali

FERMO – “L’appaluso è per il sindaco Marinangeli che ha organizzato tutto questo”. Le parole sono di Sabato De Sarno, ex direttore creativo di Gucci, che da tempo ha scelto Amandola come angolo di quiete quando si allontana da Milano, Londra o New York.

Lo stilista è stato uno dei super ospiti della cena di apertura di Diamanti a Tavola, il festival del tartufo bianco che per nove giorni fa della città dei Sibillini la patria di uno dei prodotti più ambiti e amati. I piatti per l’occasione sono stati creati da Moreno Cedroni, due stelle Michelin, che è stato affiancato da Davide Camaioni, lo chef che ha portato Amandola e il tartufo dei Sibillini a vincere il concorso di cucina tra le città del tartufo. In mezzo, tra i big, c’era Peppone, il volto di Rai 1, che ad Amandola si sente di casa, “perché da qui posso raccontare quella provincia che amo, quella che merita di essere conosciuta”.

Cedroni è la prima volta è arrivato ad Amandola e ammette che “non avevo mai cucinato il tartufo dei Sibillini. L’ho trovato bello e profumato, anche il colore è di livello”. Per lui che arriva da Senigallia, l’area interna è sempre un arricchimento: “Sono emozionato, questa sera il mio obiettivo è quello di valorizzare il territorio. Uno sazio che a volte sembra lontano dal mare, dove vivere è un privilegio per la sua comodità, e che invece è così vicino” prosegue Cedroni.

La sua è una cucina che unisce, da 41 anni, grinta, entusiasmo, creatività e maturità. Lo dico con orgoglio: sono fortunato perché sono cresciuto nelle Marche. E sono cresciuto guardando l’orto che dettava le ricette perché si dovevano seguire le stagioni”. Quelle stagioni che oggi si sono dimenticate: “Sono nato e cresciuto durante anni bellissimi, dove ogni piatto era una conquista. Oggi siamo tutti un po’ spreconi,  una delle conseguenze del benessere. È così che abbiamo creato intere isole di plastica in mezzo al mare. La natura va rispettata, non è un caso se il tartufo bianco si trova solo una volta l’anno. Ad Amandola, non solo ad Acqualagna. Essere qui per dargli ancora più importanza è un onore e un onere”.

Cedroni lo ha fatto con creatività, arrivando anche ad abbinarlo, per il secondo piatto, a un trancio di rombo accompagnato da verze, nocciole e bottarga di muggine. “Una sfida vinta” commentano convinti i 50 fortunati commensali che hanno prenotato per tempo il posto. “Per Amandola è un privilegio avere questa sera Cedroni, che ho già prenotato per marzo quando spero riapriremo il nostro cineteatro”.

Sorride lo chef. Di certo ci sarà Camaioni: “Cresce questa manifestazione e per me rappresentare Amandola al tavolo con le altre città del tartufo è un grande onore. So che non sarà facile bissare la vittoria e soprattutto il piatto con cui ho vinto, i cappelletti in brodo di papera con ricotta di cocco e tartufo, ma ci proverò”.

Tra i fan di Camaioni e ovviamente di Cedroni c’è Guido Castelli, il commissario ala ricostruzione che ha fatto una promessa durante la cena: “Con Peppone stiamo lavorando a un format per il prossimo autunno in cui coinvolgeremo le migliori menti del territorio che oggi vivono all’estero e portano lustro alle Marche. Lo faremo in occasione dl decennale dal sisma perché vogliamo che tuti siano protagonisti della rinascita”. Ascolta e annuisce Daniele Calisti, una delle menti che vive a Bruxelles e che con Pierpaolo Settembri ha ideato e realizzato la Sibillini Summer School.

Cedroni tornerebbe in cucina, “devo impiattare”, ma è evidente che sta bene in questo contesto, ha voglia di spiegare  i piatti, di raccontarsi, di dialogare con la sala, dove spiccano Rino Mini, l’uomo che ha resuscitato l’acqua dei Sibillini, Graziano Giordani, che con la Graziano Ricami  rende ancora più unici i capi pensati dai grandi stilisti come De Sarno, e Lorenzo totò, presidente della Confartigianato e imprenditore che con i brand si dà del tu. “Insieme si può davvero valorizzare questa splendida parte di territorio, che sia con un pesce tra i Sibillini o un dolce che ne richiama i sapori” aggiunge Cedroni.

Del resto che la cucina sia creatività è ormai un dato di fatto, come lo è per la moda, il mondo in cui si muove l’amandolese d’adozione Sabato De Sarno, che Marinangeli ha fortemente voluto ospite: “Amandola per me è luogo di equilibrio, è dove il tempo rallenta e le cose tornano ad avere un senso”. Una passeggiata, una conversazione “che dura più del previsto rende tutto unico”.

Poi ci sono il tartufo e il festival: “Un evento nato grazie al lavoro del sindaco che quest’anno ha trovato nella creatività di Cedroni e Camaioni un plus. Moda e cucina nascono con lo stesso obiettivo: trasformare la materia in altro, utilizzando mani, amore e maestria. E poi – conclude lo stilista - vedere tanti imprenditori che valorizzano questo territorio in sala con il proprio saper fare è bello”.

È il momento del dolce e dei saluti a una cena che diventa anche matching, con imprenditori che si incrociano e si lanciano stimoli per future collaborazioni: il diamante è diventato così ancora più prezioso con il festival che procede con il suo ricco programma (leggi)

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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