Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Micam 100 parte col francobollo: "La qualità cammina da sola, ma noi aiutiamo tante Pmi a venderla nel mondo"

7 Settembre 2025

di Raffaele Vitali

MILANO – Micam soffia sule 100 candeline e si apre con un minuto di raccoglimento per Giorgio Armani, che avrebbe festeggiato tra pochi giorni il 50ennale del suo brand. La fiera partita nel 1931 da Vigevano, passata per Bologna e arrivata a essere a Milano il riferimento mondiale delle calzature.

Non c’è il ministro Adolfo Urso per il taglio del nastro, il governo è rappresentato dal senatore Maurizio Gasparri. Collegato da Osaka c’è Matteo Zoppas, presidente dell’Ice. “Brand e buyer arrivano da tutto il mondo. E chi viene al Micam lo fa per comprare. Per noi questo è fondamentale. 100 edizioni sono 50 anni di storia, di campionari, di sacrifici, di nuove tecnologie, di nascite di stilisti, di scarpe entrate nella storia. Il tuto in un ambiente dove sia obbligatorio partecipare perché bello e funzionale. Siamo una piattaforma globale” spiega Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici.

Dal mostrare all’informare, anche questa è l’evoluzione  del Micam negli anni: “Gli esperti oggi regalano contenuti. Per noi il100 è un nuovo inizio”. Zoppas non voleva mancare: “Noi siamo partener, noi portiamo buyer e operatori che sono fondamentali no tanto per le grandi aziende, che potrebbero agire da sole, ma per i piccoli e medi imprenditori che faticherebbero a incontrare chi fa la differenza all’estero. Il nostro è un lavoro che si fa ben prima della fiera”.

L’obiettivo di Zoppas  è far crescere l’export italiano fino ai 700 miliardi, sono stati 630 nel 2024. “Il comparto delle calzature e della pelle è in difficoltà, stiamo aiutando con cassa integrazione in Italia, stiamo supportando le aziende sui mercati esteri. Il Micam per noi non sono solo i 54 buyer strategici da 14 paesi diversi, è un perno della strategia che ci vede presenti coni nostri uffici in tutto il mondo, luoghi in cui forniamo anche liste di clienti nei paesi esteri di interesse per gli imprenditori” prosegue.

Milano ci crede nel Micam, non potrebbe essere diversamente essendo la capitale della moda. L’assessora Alessia Cappello entra nel merito delle strategie: “Siamo un hub internazionale, Fiera Milano Rho ci rende ancora più internazionali. La moda è bellezza, Milano si fa trovare pronta”. Quest’anno il mese della moda si apre con le calzature e si chiude con il beauty, “perché la bellezza si declina in ogni modo sempre con uno sguardo rivolto i giovani, che vanno accompagnati e fatti innamorare dell’universo che c’è dietro il made in Italy, la nostra manifattura”.

Barbara Mazzali è l’assessora regionale a moda e turismo della Lombardia, un modello che però qualcosa può prendere anche dalle Marche. come ricorda spesso la Ceolini, colpita dai supporti che arrivano dalla politica al settore, che sia un voucher pe le fiere o un bando per l’innovazione tecnologica. “Ci stiamo impegnando con bandi legati in particolare alle nuove tecnologie. È fondamentale far capire che la creatività non è vanità, è lavoro. Il calzaturiero vale 14 miliardi, il 26% è lombardo”.

L’assessora rivendica la credibilità del settore in ogni campo, dalla sostenibilità al riciclo, dalla qualità alla qualità del lavoro. “Noi tutto questo lo supportiamo con la tecnologia”. Il Micam per lei è sì una fiera commerciale, “ma è anche una vetrina internazionale in cui si muoveranno 30mila visitatori. E qui capiranno che una scarpa non vale l’altra. La storia ce lo insegna, il tacco a spillo è nato a Vigevano, poi il mondo lo ha fatto suo. Ma senza l’Italia, senza i nostri artigiani non saremmo ancora qui”.

Tante le difficoltà, lo sa bene il senatore Maurizio Gasparri: “Penso alle sanzioni, oggi giuste per la situazione, ma che hanno contratto un mercato che cresceva. Speriamo che cessando le guerre smetteranno di morire persone e ripartirà l’acquisto della nostra moda. Penso alla follia dei dazi, che non daranno risultati. Il ministro Tajani, che si è confrontato in questi giorni nelle Marche con  gli imprenditori, altra regione leader con la Lombardia, sta lavorando per supportare al meglio la diversificazione di mercato. Le imprese calzaturiere non hanno seguito l’economia di sala, la ricerca del prodotto più basso per grandi numeri. Anche per questo l’impegno del Governo è massimo”.

Un gioco di squadra è necessaria: “La qualità poi cammina da sola, ma il primo supporto ci vuole. Se oggi il settore scende del 4-5%, possiamo dire solo bravi. Perché il contesto internazionale è veramente complesso”.

Per celebrare Micam 100, è stato emesso un francobollo speciale, con annullo, che raffigura due scarpe da uomo e due da donna con una palette dicolori che racconta il secolo di moda. “Una pietra, un francobollo ordinario, un punto fermo per dire ‘ci siamo arrivati’. Fa parte della rete dei francobolli dedicati alle eccellenze del made in Italy. Lo abbiamo chiesto al ministro Urso e ci è stato concesso per celebrare chi ha camminato insieme con noi per 100 edizioni”.

E proprio al francobollo, "ogni anno arrivano centinaia di richieste, ma la selezione è molto ferrera" spiega la referente del Mimit, è dedicato il saluto del ministro con un video: “Separate gli 11miliardi di euro, siamo il terzo Paese esportatore globale grazie a 2400 aziende. La vostra è una storia importante. Ci sono nuove sfide, stiamo capendo l’impatto dei dazi, consapevoli che i  clienti americani non potranno fare a meno delle nostre calzature. Teniamo conto che Cina e Vietnam, i Paesi che ci superano come export, subiscono dazi ben più pesanti (50%) per cui penso che si potranno aprire nuove prospettive, visto che per noi i dazi son al15%. Ci credo, ci lavoriamo. Senza mai fermare il confronto con il tavolo della moda con cui stiamo definendo i nuovi investimenti e le strategie di intervento. Insieme scriveremo pagine di successo”.

Il tempo delle parole è finito, gli imprenditori  si rialzano e vanno negli stand. Al Micam bisogna vendere, per questo i 900 brand hanno scelto Milano e i suoi padiglioni luccicanti.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram