
FERMO – L’ex presidente della commissione pari opportunità delle Marche, Meri Marziali, analizza i dati del rapporto approvato in Regione sulla ‘Violenza di Genere nel2024’. Due dati emergono subito: “Una crescente rete regionale sul tema e, purtroppo, una crescita nel Fermano dei fenomeni di violenza.
“Il dato più allarmante è che il distretto di Fermo ha registrato l'incremento più significativo a livello regionale. I procedimenti penali sopraggiunti presso la Procura di Fermo nel 2024 sono stati infatti bel 276, un numero nettamente superiore rispetto ai 68 registrati nel 2023 e agli 87 del 2022 nello stesso territorio. Questo si traduce in un incremento del +305,8% rispetto all'anno precedente, con un dato che risulta più che quadruplicato” spiega Marziali.
In particolare a crescere, da 52 a 164, sono i ‘Maltrattamenti contro familiari e conviventi’. E poi gli ‘Atti persecutori’, ovvero lo stalking, con 82 procedimenti sopraggiunti nel 2024 rispetto ai 4 del 2023. C’è per fortuna l’altra faccia della medaglia, con l’attività coordinata dalla questura di Fermo. “Che è quella che ha messo – prosegue Meri Marziali – più atti di ammonimento per "atti di violenza domestica" (48) in tutta la Regione Marche”.
Un grande lavoro lo sta facendo il Centro Antiviolenza (CAV), e poi ci sono i "Percorsi Donna" che hanno promosso eventi pubblici rivolti alla cittadinanza e incontri di sensibilizzazione in diverse scuole della provincia. Ed è stata anche garantita una formazione per docenti e una formazione congiunta con la Rete Territoriale Antiviolenza.
C’è però bisogno di fare di più. “Comprendere la violenza di genere come un fenomeno strutturale richiede l'attivazione di strumenti sia di prevenzione culturale a lungo termine, sia di una rete operativa di protezione immediata per le donne. Certamente la prevenzione deve essere considerata uno strumento essenziale per affrontare le radici della violenza, che risiedono negli stereotipi di genere e nelle dinamiche di potere. Ma l'obiettivo deve essere quello di promuovere un cambiamento culturale a livello profondo. In tal senso sono fondamentali gli interventi nelle scuole” ribadisce Marziali.
Plaude alla rete territoriale anti violenza che si muove tra formazione e supporto, incuso l’accompagnamento delle donne vittime di violenza e guidarle all’autonomia. “L'incremento esponenziale dei casi denunciati a Fermo evidenzia l'emergere di una quota sommersa del fenomeno e, allo stesso tempo, l'urgenza di potenziare le politiche di prevenzione e intervento. I dati del 2024 rafforzano la necessità di un impegno congiunto e strategico da parte di tutte le istituzioni della Rete Antiviolenza (Forze dell'Ordine, Istituzioni Sanitarie, Centri Antiviolenza e Servizi Sociali)”. Su questa strada va la firma del nuovo protocollo tra avvocati e Polizia.
