
FERMO – Manodopera efficiente e preparata. Questo l’obiettivo di Casse Edili ed EdilCasse che hanno preparato un Vademecum consegnato intanto al prefetto di Ancona. A consegnarglielo Elisabetta Grilli, la presidente di Edilart Marche, il coordinatore regionale Alessandro Migliore e Marco Falcioni, direttore della Cassa Edile delle Marche.
“Nonostante il grande impegno per la prevenzione sugli infortuni sul lavoro in edilizia i dati non sono positivi e resta il segno più davanti al numero degli infortuni” sottolinea Grilli.
“Occorre lavorare congiuntamente affinché le problematiche di imprese e lavoratori tra attenzione alla sicurezza, formazione, condizione di lavoro, legalità, integrazione dei lavoratori stranieri restino prioritarie nell'azione di prevenzione agli infortuni sul lavoro nel settore edile.
Nel confronto è stata rimarcata «l'importanza di garantire la legalità nei cantieri e le aspettative circa l'introduzione del badge di cantiere online che è da considerarsi un ottimo strumento di garanzia se tutti gli attori coinvolti completeranno gli adempimenti normativi necessari e saranno destinate a tale attività le risorse necessarie pubbliche che non possono gravare su imprese e lavoratori”.
Il punto è, secondo Cedam, che la filiera che parte dalla prevenzione, passa per conoscenza e formazione e ha come traguardo la sicurezza, “è molto complessa e non può prescindere dal porre attenzione alle oggettive difficoltà dei lavoratori stranieri, a quelle linguistiche, di alloggio, di ottenimento del permesso di soggiorno, di avere i mezzi e le possibilità di partecipare ai corsi di formazione che non avvengono in cantiere e da qui il pericolo che il lavoro irregolare sia difficilmente azzerabile”.
Per rafforzare la filiera gli edili chiedono collaborazione ai prefetti, “con cui vorremmo incontri costanti. “Nel complesso, nel territorio regionale – conclude Migliore - nel 2025 sono stati realizzati circa 300 corsi su varie materie formando un totale di quasi 3.000 lavoratori ed organizzato visite in cantiere per fornire assistenza alle imprese e guidarle al rispetto delle normative vigenti. È anche un problema culturale che dobbiamo, tutti insieme, contribuire a superare”.
