FERMO - "Fra tre giorni le farmacie avranno a disposizione una nuova cura per il Covid: la pillola Molnupiravir, che si assume per via orale e a domicilio. Ma non solo, visto che – annuncia l'assessore alla Salute della Regione Marche, Filippo Saltamartini – nei prossimi giorni medici di famiglia e gli Usca potranno curare a casa le persone con Covid, con il Remdesivir, farmaco che finora poteva essere somministrato solo in ospedale".
Due step importanti nella battaglia che le Marche stanno combattendo contro il Covid. una battaglia lunga e difficile, certificata dai numeri. Crescono infatti le percentuali dei posti letto occupati nei reparti in area non critica o in terapia intensiva.
La regione che si avvicina di più alla zona arancione è la Liguria (già ufficialmente gialla), con il 22% (+1) dei posti occupati per Covid in terapia intensiva - oltre la soglia limite del 20 - e il 28% (+1), a soli 2 punti percentuali dalla soglia limite del 30. In aumento anche Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Sicilia, Toscana e Umbria.
Nella nostra regione le percentuali sono al 19% (+2) e 22% (0), peggio solo la provincia autonoma di Trento. La media nazionale è stabile, con il 14% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e il 18% in area non critica. Nelle Marche in terapia intensiva ci sono 50 pazienti (+3), il 76% dei quali non vaccinati.
“Per arginare l’escalation – riprende l’assessore – stiamo potenziando il tracciamento. Dalle prossime settimane gli Usca verranno equipaggiati con una nuova apparecchiatura portatile capace di processare i tamponi molecolari, quelli che oggi sono valutati in laboratorio".
Bisogna intercettare i positivi in anticipo e vaccinare più persone possibili. Due goal che la Regione vuole raggiungere in questo inizio 2022. Per il primo, ecco la mossa del presidente Francesco Acquaroli: giovedì, giorno dell'Epifania, gli studenti marchigiani delle scuole elementari e medie potranno sottoporsi al tampone gratuito qualora avessero avuto contatti stretti con positivi o se manifestassero i sintomi del Covid-19. “Vogliamo garantire il più possibile il rientro nelle aule scolastiche in sicurezza".
Il secondo obiettivo invece, quantomeno nel Fermano, si prova a raggiungerlo aumentando gli slot nel centro vaccinale i Fermo, continui gli appelli social del sindaco Calcinaro ai cittaidni affinché anticipino le prenotazioni, e soprattutto tornando sul territorio.
A Montegranaro (nella foto il centro in funzione a febbraio, ndr) il 10 gennaio dovrebbe riaprire il centro vaccini, almeno per tre pomeriggi a settimana. Questo, ha spiegato il sindaco Endrio Ubaldi, grazie all’impegno di sei medici di base, l’intesa con il direttore dell’Asur Roberto Grinta e l’utilizzo di un giovane del servizio civile che si occuperà delle prenotazioni.
Stesso percorso per Petritoli, dove il sindaco Luca Pezzani ha l’ok del direttore e sta pianificando al meglio con i medici di base il servizio. La speranza, anche in Valdaso, è di ripartire dalla prossima settimana.
Raffaele Vitali
