PORTO SAN GIORGIO – Elisabetta Piccolotti è camerte di nascita, umbra di vita, onorevole di Avs di professione. Per lei, tappa a Porto San Giorgio, da componente della Commissione istruzione e Antimafia della Camera dei Deputati, per supportare il quartetto messo in campo da Peppino Buondonno e Sabrina Isidori. Un partito che nelle Marche punta al 5% e, dove possibile, a superare i 5 Stelle.
Proprio Buondonno, che è responsabile nazionale Scuola per il partito di Fratoianni, apre l’incontro con un riferimento all’attualità: “Testa e cuore al fianco delel mobilitazioni per la Palestina e contro il genocidio. Chi oggi era come me a piazzale Azzolino con studenti e professori, chi sarà al porto di Ancona, ancora una volta, per dire di no al genocidio. Poi c’è la corsa elettorale, noi siamo convinti che vincere nelle Marche sia possibile. E che Avs farà un ottimo risultato conto questa destra che presenta figure impresentabili”.
E su questo aggiunge con amarezza: “Mi ha fatto male sul piano personale, vedere il sindaco di Fermo in mezzo un contesto di neofascisti ieri sera al comizio di Acquaroli. Mi ha colpito e questo non si potrà dimenticare tanto presto”.
Ma è tempo di Piccolotti, che rafforza il concetto del pro Palestina, e poco si sofferma sulla sanità: “Acquaroli è uno di quei presidenti che si deve vergognare perché rimasto silente mentre il Governo nella Finanziaria tagliava i fondi che servono. Tra l’altro con una continua privatizzazione”.
C’è poi il nodo dei salari a cui Avs chiede di rispondere: dal salario minimo alla riduzione dell’orario a parità di salario, dalla riduzione della precarietà allo sblocca stipendi per legarli all’inflazione. “Abbiamo ricevuto solo dei no. E invece ci sono regioni che hanno approvato il salario minimo regionale, stabilendo il minimo per appalti pubblici, ovvero 9 euro”.
Rapido passaggio sulla transizione ecologica, “la regione deve agire per ridurre i problemi” per toccare infine due questioni care alle Marche: lo sbarco della Link University e gli ‘impresentabili’ per la commissione antimafia. Due temi che conosce, facendo parte in Parlamento delle commissioni dedicate.
“Link University nelle Marche, siamo convinti e convinte che la destra stia creando un mercato dell’istruzione terziaria. Agiscono così e molto spesso le telematiche hanno come fine il produrre profitti su un settore che dovrebbe essere totalmente pubblico. Abbiamo presentato una proposta di legge che prevede adeguamento dei criteri per accreditare le private alle pubbliche: stesso numero di insegnanti per studenti in primis. Basta con la didattica facilitata, in cui si paga per un corso di minore qualità in cui si ottiene il titolo con minor fatica”.
La seconda questione è politica: “Essere segnalati dall’antimafia non significa essere esclusi dalle liste, ma sarebbe bene che chi è in una condizione di questo tipo facesse una riflessione anche personale. Poi i cittadini possono scegliere, per cui prendere belle facce e biografie. Scegliamo candidati che garantiscono capacità di trasparenza e correttezza nella gestione della cosa pubblica”.
L’ultimo messaggio è su Ricci e la sua scelta di lasciare l’Europarlamento dopo solo un anno: “È vero amore per le Marche, lui si mette a disposizione per dare il meglio. La regione è governata dal centrodestra. Il lavoro al Parlamento europeo è sempre importante. Quello che succede a Bruxelles determina il nostro destino. Se vince, sarà sostituito da Morani. Situazione eccezionale, serve per dare una prospettiva alla regione”.