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Marcafermana, niente bus e più tecnologia: i biglietti per gli eventi si prenotano e pagano sull'App

29 Giugno 2020

PORTO SAN GIORGIO – Dici turismo e nel Fermano, un unicum regionale, pensi a Marcafermana, l’associazione che unisce pubblico e privato. “Ripartiamo con una programmazione a cui mancano certezze”. La prima è Marca in Bus che quest’anno resta in garage. “Con incertezze sulle presenze e la gestione della pandemia l’abbiamo parcheggiato, ma la nostra intenzione è di riproporlo nel mese di agosto, regole permettendo. Una iniziativa vincente che non si può abbandonare, ma oggi portare persone da fuori in paesi quasi incontaminati e non toccati dal Covid sarebbe un ulteriore rischio” sottolinea il presidente Ivano Bascioni, che presentandosi pochi mesi fa aveva come punto fermo proprio Marca in Bus “con il progetto di portare il pullman e i turisti in tutti i Comuni”.

Questa prima scelta spinge Marcafermana sempre più ad agire nelal seconda voce del suo compito istituzionale: “Siamo sempre più legati all’accoglienza turistica. Per la promozione ci sono altri Enti e associazioni, con cui collaboriamo, ma credo che il ruolo sia quello del dare servizi ai turisti” prosegue.

Come si accoglie? “Implementando l’applicazione, che abbiamo ereditato dalla presidenza Pompozzi. Più servizi per avere più download. Siccome tutti gli eventi dovranno essere prenotati, abbiamo messo a disposizione una piattaforma di prenotazione degli eventi che – spiega Laura Latini, tesoriera dell’associazione - può essere gestita sia in back-office da noi, sia dal Comune stesso. biglietti a pagamento e gratuiti si potranno prenotare. E stiamo ragionando sul ‘biglietto di cortesia’ per evitare prenotazioni che poi saltano, per impegni, e agli organizzatori resterebbero sedie vuote. Nell’App ci saranno tutte le informazioni utili per accedere, le regole e quanto può servire nel modo più uniforme possibile”. il tutto in doppia lingua, italiano e inglese “visto che confidiamo negli stranieri”.

L’App diventa una vera risorsa, “un aiuto per chi lavora nella ricettività, nell’organizzazione degli eventi”. Ora sta ai comuni riempirla. “Telefonate e mail sono partite dall’associazione e pian piano le amministrazioni rispondono, l’obiettivo è di avere i Comuni pronti a fornire i contenuti” precisa Bascioni.

La regione è il primo partner economico di Marcafermana: “Avevamo presentato un piano, non abbiamo ancora avuto certezze ma siamo certi che sovvenzionerà altre iniziative, spendendo magari meno per Marca in Bus e più per la tecnologia. Doveroso che la Regione sia al nostro fianco, visto che siamo un unicum”.

L’obiettivo è anche garantire servizi informativi centralizzati. “Stiamo lavorando sull’ampliamento di MarcaFermana per portare all’interno anche i tre comuni oggi non associati”. Chiaro che senza bus la sfida è far arrivare le persone nei comuni interni: “Sono convinto che saranno favorite le aree vicino ai Sibillini, ci sono sempre più richieste per appartamenti nei paesini. Lo smart working spinge le persone a prendere casa dove c’è serenità e sicurezza. E noi vendiamo un territorio sicuro con una qualità della vita molto alta” concludono Bascioni e Latini.

Certo è che Bascioni la sua prima estate se la sarebbe immaginata diversa: “Caspita che inizio. Ma ci stiamo riorganizzando anche grazie ai nostri due dipendenti. E poi sappiamo ce comunque e l’anno prossimo sapremo fare meglio”.

r.vit.

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