FERMO- Uno po’ come a Ney York, solo che in America dai tombini esce il fumo, a Fermo l’acqua. Questo il risultato di venti minuti di pioggia. Anzi, questo l’effetto scenico, il dato reale è che si è allagato il pronto soccorso, oltre che decine di scantinati. Possibile nel 2025 che il luogo dell’emergenza si ritrovi coni corridoi allagati?
“La situazione è stata comunque subito presa in carico dai tecnici e dai Vigili del Fuoco ed è tornata sotto controllo. Ringrazio gli operatori sanitari e non del Pronto Soccorso e di tutto l'ospedale, oltre ai tecnici, che con tempestività e operatività sono intervenuti” ha commentato il direttore generale dell’Ast Roberto Grinta.
Nel mentre, il sindaco Paolo Calcinaro monitorava la sua città, che franava in più punti, a cominciare dalla frequentata via Bellesi. E poi allagamenti di sottopassi, ovviamente anche a Porto San Giorgio, che è stata poi graziata in serata durante la notte rosa, e a Porto Sant’Elpidio. e poi alberi caduti, smottamenti, strade che vengono chiuse e riaperte nel giro di qualche ora. Tutto per venti minuti di intensa pioggia in cui sono caduti, stando ai rilevamenti, 42 millimetri di pioggia.
I pazienti, nei casi necessari visto che il servizio non si è mai davvero interrotto, del Murri sono stati trasportati dai ‘vicini’, ovvero Civitanova e San Benedetto. Alla fine sono stati una sessantina gli interventi dei vigili del fuoco nelle Marche, la metà nel Fermano, con criticità a Ponzano e Grottazzolina, ma anche Montottone e Magliano. “Non è stata una pioggia qualsiasi” ha scritto sui social il sindaco.
Parole che non hanno placato il consigliere di minoranza Renzo Interlenghi: “L’allagamento del pronto soccorso dell’ospedale di Fermo, seppur determinato da un evento eccezionale, ha messo in luce le carenze della struttura e poteva comportare danni ben maggiori se non fosse stato per il pronto intervento dei Vigili del Fuoco e dei soccorritori. Quanto accaduto non doveva verificarsi, da qui la piena solidarietà agli operatori sanitari e ai pazienti che si sono trovati ad affrontare il problema. Il Presidente della Conferenza dei Sindaci della Provincia (sindaco di Fermo) in dieci anni di amministrazione non ha curato gli aspetti strutturali e della sicurezza dell’ospedale civile e oggi accadono questi fatti. Sulla salute non si scherza e non bisogna abbassare la guardia. Soprattutto non possono essere presi in giro i cittadini inermi che, sulla loro pelle, vivono il dolore della malattia. La Regione ha bisogno di persone serie e competenti, non di affabulatori da tastiera”.