SANT’ELPIDIO A MARE - Qualche mese fa, Ugo Dighero, è stato a Fermo per girare il film ‘Criminali si diventa’ per la regia di Luca Trovellesi Cesana, e si è trovato molto bene: “Una bellissima esperienza in un centro storico, meraviglioso. Ne ho anche approfittato per un saluto a Neri (Marcorè, a Porto Sant’Elpidio)”.
Martedì 8 febbraio è di nuovo nel Fermano, stavolta al ‘Cicconi’ di Sant’Elpidio a Mare per presentare insieme a Daniele Ronco lo spettacolo ‘Un pianeta ci vuole … c’è nessuno?’, unica data per le Marche.
“Torno sempre volentieri nelle Marche. È una strana regione. È impressionante come tenete il territorio, è qualcosa di entusiasmante, anche per come lo coltivate”.
Uno spunto utile per introdurre il tema dello spettacolo, dedicato alle sfide ambientali, ai piccoli gesti di ognuno per fare grandi rivoluzioni. Uno spettacolo dove si ride e si riflette.
“È un argomento di difficile diffusione perché ci sono grandi resistenze ed è facile scadere nello spettacolo con il ditino teso che insegna e che diventa noioso. Noi abbiamo scelto la strada dell’ironia”.
Ce lo spiega?
“Abbiamo utilizzato un mio vecchio personaggio, Pino il muratore, che facevo anche a ‘Mai dire gol’. È un muratore a cui piace parlare di temi filosofici e che lo fa con i suoi strumenti culturali, da uomo semplice, curioso e istintivo. L’escamotage narrativo è dato dalla presenza di un ragazzo (Daniele Ronco) che viene da un non luogo e un non tempo, che incontra Pino (il suo bisnonno) e gli narra di un futuro distopico, puntando il dito contro chi vive oggi che non si sta rendendo conto di quello che sta accadendo e di come vivranno i posteri”.
In scena porta temi molto sentiti come sostenibilità e ambiente eppure…
“Spesso su alcuni argomenti lo spettacolo è un po’ divisivo: parliamo di sovrappopolazione, di trasporti e alimentazione con particolare attenzione al consumo della carne che, appunto, è molto dibattuto. I giovani sono più sensibili ma sono in molti a tirarsi indietro, su questi temi”.
Come mai?
“Per quanto riguarda l’ambiente, una delle prime cause del riscaldamento globale è l’allevamento intensivo degli animali per cui basterebbe decidersi a consumare molta meno carne. O, più semplicemente basterebbe seguire il consiglio dei medici”.
Ci sta che si parli di trasporti, ma perché il sovraffollamento?
“È un argomento che tocca sfere molto delicate e pericolose. Quando sono nato, eravamo 3,5miliardi. Oggi siamo più che raddoppiati ma, un mondo con 3,5miliardi di persone può funzionare in un modo, con il doppio non è così semplice. Bisogna rendersi conto di quanti siamo e, in base a questo, capire che alcune cose non le possiamo più fare. E non possiamo neanche dire che piano piano cambieremo, bisogna farlo subito”.
A chi volete dirlo?
“Il nostro messaggio è rivolto ai singoli. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini, vedendo cosa inquina, quali sono le cause, per renderci conto che se ognuno di noi cambiasse atteggiamento, andrebbe molto meglio. La grande responsabilità è dei grandi poteri economici. Sensibilizzando su questi argomenti, possono nascere movimenti che costringano i poteri forti a rivedere le loro posizioni. Invece, siamo allegramente dietro al pifferaio magico. Ci stiamo per buttare giù tutti dal precipizio, col sorriso sulle labbra”.
Lo spettacolo rientra nella stagione teatrale promossa da Comune e Amat con il contributo di MiC e Regione Marche. Inizio ore 21,15.
Biglietti: biglietteria del teatro ‘Cicconi’ (aperta il sabato dalle 18 alle 20, tel. 320/8105996 e 0734/859110), punti vendita AMAT/VivaTicket e online su vivaticket.com.
Informazioni: 0734/8196407 e AMAT 071/2072439.
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