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L'urlo silenzioso dei ristoratori: "Siamo a terra moralmente e fisicamente. Non ci arrendiamo: siamo alleati contro il Covid"

28 Ottobre 2020

ANCONA – Come sfondo il monumento simbolo di Ancona, il Passetto, quello che ricorda i Caduti. E loro, ristoratori e baristi, sommelier e pasticceri hanno scelto di stendersi a terra, come le loro attività, ma con la voglia di rialzarsi il primo possibile.

Chi seduto, chi sdraiato, tutti e cinquanta, tra cui il sangiorgese Romano Montagnoli, con un cartello in mano e attorno una tavola imbandita e vuota. Un flash mob pacifico e ordinato guidato da Moreno Cedroni, due stelle Michelin, e Massimiliano Polacco, direttore della Confcommercio Marche.

La tromba con il suono del silenzio ha aperto la manifestazione, che si è chiusa con l'inno di Mameli. “Un mondo colpito nel profondo che però risponde con dignità” ha sottolineato Polacco. “Siamo a terra moralmente e fisicamente. Ci sono 24mila lavoratori che temono per il loro futuro. Siamo a terra ma non ci arrendiamo. Noi vogliamo lavorare. Chiudere alle 18 è una mazzata per il servizio serale” ha aggiunto subito Moreno Cedroni.

Che non ha dubbi: “Ci usano come capro espiatorio: non siamo noi il problema". Oltre ai partecipanti, un altro centinaio di persone hanno assistiamo alla manifestazione, un supporto sicuro e silenzioso. Uno dei crucci più grandi della categoria, ha detto ancora lo chef stellato “è che dopo quasi 8 mesi dal primo lockdown non veniamo considerati alleati dell'ordine pubblico e non vediamo riconosciuto il nostro valore".

In chiusura il presidente della Confcommercio Marche centrali, Giacomo Bramucci: “Oggi è una giornata amara, ma anche di grande speranza, perché i nostri imprenditori non si rassegnano a questo scenario e faranno di tutto perché lo spirito imprenditoriale sia di nuovo occasione di ricostruzione per il nostro Paese, così come è stato in tutti gli altri momenti difficili della nostra storia. Ci sono state messe a disposizione delle risorse di ristoro - ha concluso Bramucci - ma l'imprenditore ha voglia e bisogno di portare il suo apporto alla società: sedersi ad aspettare il sussidio non è qualcosa che possiamo accettare, per cui proporremo di lavorare in sicurezza come abbiamo fatto quando ci è stata data la possibilità di riaprire. Vogliamo continuare a farlo".

r.vit.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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