FERMO – Attenzione, costante, delle forze dell’ordine e delle istituzioni contro la violenza di genere e in particolare contro quella sulle donne. L’ultimo caso di Grottazzolina ha ribadito che no ci si può mai rilassare.
E così il prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, si è confrontato nella sede della Fondazione Sagrini con i componenti della Rete territoriale locale antiviolenza, unite da un protocollo siglato in prefettura a dicembre.
“Sono tante le azioni che ci uniscono: informazione e sensibilizzazione per combattere sul nascere la violenza di genere, formazione nelle scuole anche con gli operatori del settore. Il tutto – ha spiegato il prefetto per la massima condivisione e diffusione della conoscenza delle procedure per contrastare la violenza di genere”.
All’incontro hanno preso parte l’Ambito sociale XIX, i dirigenti e i docenti scolastici, i servizi sociali, il centro antiviolenza, la Casa Rifugio, il pronto soccorso e il consultorio. Fondamentale il supporto di Procura e Forze dell’ordine, oltre che dell’Ast. “Abbiamo il codice rosso da usare, una normativa che offre massima assistenza e cura alle vittime di violenza e permette di rafforzare il sistema di prevenzione. Che è fondamentale, ma sarà tale solo se – ha ribadito D’Alascio – se partiremo da famiglia e scuola”.
