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Longhi accelera, Ceriscioli ribatte, i 5 Stelle brindano: show time elettorale

9 Gennaio 2020

di Raffaele Vitali

Saranno lunghissimi i mesi che separano i marchigiani dalle elezioni per la Regione. Lunghi e di certo non sereni. Perché se a destra si discute sul nome di Francesco Acquaroli scelto da Fratelli d’Italia, nel campo del centro sinistra – civismo liberale si riesce a fare peggio con evidenti spaccature che rischiano di precludere future alleanze.

Il rettore Sauro Longhi è uscito allo scoperto e con determinazione, quella non gli è mai mancata alla guida della Politecnica, ha subito chiarito il suo percorso: “Mi candido a Governatore e lo faccio in discontinuità con l’attuale Ceriscioli, che non me ne voglia”. Se era logica la necessità di differenziarsi da chi vorrebbe sostituire, diventa più difficile comprendere per i Dem in questa fase la chiusura totale all’ex governatore che avrà, a prescindere dalla candidatura o meno, un ruolo chiave. Ceriscioli ha appena dimostrato il suo peso riuscendo a far ‘dimettere’ il segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli da guida del Pd della provincia di Pesaro, dimostrando così di avere eccome il controllo della sua terra natia, dove invece mediaticamente sembra dominare il sindaco Matteo Ricci.

E quindi, attenzione. Messaggio che Ceriscioli ribadisce commentando brevemente la candidatura di Longhi: “Le varie fughe in avanti, di fianco, di lato, che in genere si fanno parlando male delle presone che dovrebbero essere i tuoi futuri compagni di viaggio non penso sia un'ottima idea”. Longhi però è convinto: “Possiamo invertire la situazione che vede in vantaggio il centrodestra nei sondaggi. Lo faremo con un programma chiaro che punta su economia e lavoro. ma soprattutto sul miglioramento del sistema sanitario che deve essere sempre più universale”.

Le parole di Longhi, che nell’intervista rilasciata sembra criticare la Mancinelli ma poi corregge il tiro con un “sta facendo molto bene, assurdo farle cambiare ruolo”, hanno aumentato le tensioni all’interno del Pd, che ieri hanno anche dovuto ingoiare le dichiarazioni di Carlo Calenda, sempre contro Ceriscioli. per questo il segretario Gostoli prova a fare da paciere: “Noi andiamo avanti con serietà e rispetto dei marchigiani. Prima di tutto le Marche. Siamo impegnati a costruire una coalizione sui temi concreti, sui valori e una visione comune di buon governo. Un'alleanza non solo contro la destra, ma soprattutto per i marchigiani. Dopo le priorità programmatiche ci sarà il confronto sulle candidature e in questo momento non siamo ancora entrati nella discussione sui nomi. Ogni attacco a personalità del Pd (chiaro riferimento alle parole di Longhi, ndr) è un attacco a tutto il Pd. La sfida delle elezioni regionali è aperta. Sarà tra noi e la destra. Il Pd sa di non essere autosufficiente, ma senza il Pd non si crea un campo progressista e civico che può vincere".

Chi invece ha apprezzato l’accelerata dell’ex rettore è il Movimento 5 Stelle, almeno in tre componenti su quattro del consiglio regionale. Pergolesi, Giorgini e Maggi, critico invece Fabbri, sostengono senza se e senza ma la candidatura dell'ex Rettore Sauro Longhi a capo di una coalizione progressista, anche se prima bisogna attendere le linee nazionali e poi l’eventuale votazione sulla piattaforma Rousseau per decidere l’alleanza: “Certo è che in questi anni abbiamo percepito raramente affinità simili con progetti politici al di fuori del M5s.  Siamo d'accordo sul fatto che, per risolvere il problema della ricostruzione, occorra lasciar lavorare i sindaci dei territori colpiti; sulla necessità di investire sulla conoscenza, sulla istruzione, sulle infrastrutture di collegamento e sullo sviluppo economico, sociale e culturale, veri alimentatori del benessere; sul fatto che per cambiare una regione occorrano persone competenti, che sappiano coniugare le loro capacità tecniche con quelle della buona politica; che questa regione abbia assoluto bisogno di riprendere in mano il fattore ambientale, completamente abbandonato negli ultimi decenni”. E ci sarebbe tanto altro, ma il tempo per parlarne non manca.

Serve unità e lavorare per costruire l'alleanza più larga possibile. Se davvero si vuole aprire una 'fase nuova' bisogna prima parlarsi, mettere insieme le cose che uniscono ed evitare di parlare male dei possibili compagni di viaggio. Invito le forze politiche e civiche alla responsabilità” è la chiusura di Gostoli che ha un compito non facile, perché Longhi è partito davvero di corsa, forte dell'ottimo rapporto con imprenditori, giovani e amminsitratori locali: “Mi ispiro a Conte, avete visto come ha parlato contro Salvini, e Papa Francesco. Di certo se vincerò starò più a Roma che in Ancona a battere i pugni per le Marche”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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