FERMO – ‘Retired’. Così direbbero gli inglesi, così piace dire a Luigi Acito, l’oncologo che da oggi è ufficialmente in pensione. Per chi lo conosce, pare incredibile. Perché è giovane nei modi di fare, è in forma, è insomma il medito che tutte vorrebbero trovare entrando nel reparto del Murri.
Tutte, perché Acito, tra l’altro, era il senologo di punta dell’unità diretta dal primario Renato Bisonni. Era, perché con il tempo non si può sempre vincere, a meno che non arrivi qualche forma di deroga dal commissario grinta per consulenze o simili. Ma non è questo, per ora, la strada intrapresa.
E così, si passa ai saluti e ai tanti grazie che il dottore riceverà da chi gli deve molto. Una carriera lunga 34 anni, di cui oltre venti passati insieme con quello che poi è diventato il suo primario, dopo lo storico Giustini. E proprio Bisonni gli manda uno dei messaggi più dolci: “Gino va in pensione…Prima penso all’amico, poi al collega, visto che da 22 anni condividiamo progetti, iniziative, momenti tristi e gioie. Insomma, abbiamo condiviso un pezzo di vita e di certo restano i tanti ricordi di un medico, un uomo, un amico”.
Se per tutti esce di scena un medico, per un primario significa anche una risorsa in meno. “Da martedì, in attesa di avere un nuovo oncologo, sarò io a occuparmi degli impegni da day hospital insieme con gli altri colleghi che sapranno non farne sentire, nel possibile, la mancanza. Dispiace a tutti, ma non posso che dire ‘buona vita amico’ e goditi la pensione”.
Il ruolo di Acito in questi anni è cresciuto man mano, anche come riferimento dei volontari dell’Anpof, colonna del reparto del Murri. Non si è mai tirato indietro, regalando il suo tempo ala Lilt e alle iniziative che portavano gli screening sul territorio.
Avrà ora più tempo il dottore per il suo ruolo di consigliere comunale, cosa che l’appassiona e lo impegna: “Sono voltai questi 34 anni, ma da oggi sono ‘retired’. Pensionato mi esce male. Avanti e diritti quindi, per la terza parte della mia vita” il saluto social di Acito.
r.vit.