FERMO – Un asse sempre più solido tra società civile, terzo settore e giornalismo. È questo l’obiettivo del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri che hanno assegnato tre premi, riconoscendo figure e realtà che si sono distinte per il loro significativo contributo nel sostegno ai pazienti oncologici.
Le Marche, ma soprattutto il Fermano, hanno brillato a livello nazionale grazie a due realtà speciali. mentre il premio giornalistico è andato a Ferruccio De Bortoli, “voce autorevole che ha saputo raccontare con profondità e umanità le sfide affrontate dai pazienti e dalle loro famiglie”.
Il premio «Human Touch» per il volontariato è stato assegnato a due associazioni: una in Toscana, la Calcit, e una nelle Marche, alla Rete Associazioni Oncologia Marche Marcangola. Con un plus, visto che all’associazione guidata dalla dottoressa Rosanna Berardi insieme con il primario di Fermo Renato Bisonni, si abbina il riconoscimento per la sua attività a Laura Daphne Marziali.
“Un esempio virtuoso di collaborazione tra più realtà associative, Marcangola si distingue per la capacità di creare sinergie efficaci nel sostegno ai pazienti. Impegno quotidiano a supportare il percorso del paziente oncologico nelle strutture ospedaliere e a livello territoriale e per aver creduto nell'importanza di 'fare rete’ unendo competenza, energia e valori in azioni condivise che promuove la cultura della solidarietà”.
Aggiunge Rosarita Silva, presidente del congresso Cipomo: “«Questo riconoscimento - racconta Rosarita Silva, presidente del congresso e tesoriere CIPOMO, oltre che direttore SC Oncologia medica all'Ospedale di Fabriano (AN) - è frutto di un impegno condiviso fatto di ascolto, vicinanza e solidarietà che le associazioni della Marcangola mettono in capo ogni giorno in favore dei pazienti e delle loro famiglie. Un riconoscimento al loro contributo inestimabile e un incoraggiamento a proseguire su questa strada”
Per la Marziali è un ulteriore riconoscimento dopo che con la sua associazione C’è Tempo OdV è approdata in Senato per presentare il lavoro fatto in questi anni. “Ho avuto a disposizione – ha commentato la Marziali – uno spazio prezioso. Come pazienti e come persone abbiamo dei diritti e dobbiamo evitare il più possibile che il cancro sia ancora una fonte di marginalizzazione”.