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L'inutile giornalista: anche Cesetti può sbagliare

27 Novembre 2025

*“Follia”. Usa questa parola Fabrizio Cesetti, consigliere reigonale del Pd, per descrivere il concorso che l’Ast di Fermo ha avviato, si chiudono oggi le domande, per l’assunzione di un giornalista. Come si conviene a chi pensa che al posto di una pista di ghiaccio si possano aiutare più famiglie, come chi sostiene che al posto di investire in cultura sia meglio tagliare di 8 centesimi a testa la Tari, Cesetti cade nel tranello del populismo.

E così facendo, con la sua interrogazione al presidente Acquaroli, delegittima una professione, ribadendo che ‘la comunicazione’, ma in questo caso sarebbe bene parlare di informazione, vista la figura professionale che si  sceglie, non ha un ruolo importante all’interno della società. D'altronde, in un tempo in cui politici di ogni livello amano bypassare gli organi di informazione creando le proprie bolle social, non ci si dovrebbe stupire. Ma qui, si  va oltre.

Perché si carica la piazza, sostenendo che ci siano risorse per assumere un giornalista mentre non ci sono per medici e infermieri. Cosa tra l’altro non vera. Serve un giornalista in Ast? Ma soprattutto serve un giornalista? Nella logica del ‘facciamo marchette’, certamente no. Nella logica che la pubblica amministrazione dovrebbe dotarsi di figure chiave per una corretta informazione verso i cittadini, sì. Piuttosto si vigili sulla correttezza della selezione e su quello che poi gli verrà fatto fare.

Ma per un territorio, che Cesetti rappresenta in regione, che non ha un addetto stampa in organico né nel comune capoluogo né nella Provincia, di cui Cesetti è stato unico presidente eletto dai cittadini, di che stupirsi. E non parliamo in generale delle altre amministrazioni che aggirano norme e leggi inserendo figure negli staff del sindaco per non assumere in organico chi è iscritto a un Ordine, elemento che ne garantisce anche il comportamento deontologico.

Come finirà la questione non si sa, anche se bloccare il concorso sarebbe la vera ‘follia’. Per ora c’è la sinistra politica che commenta in pompa magna sotto il post del consigliere regionale dicendogli bravo e confermando che il populismo non ha colore, si può essere della Lega o del Pd, dipende da chi è l’obiettivo da colpire.

Per non scadere nel populismo, cosa che l’intelligenza di cui ha sempre dato prova gli ha evitato nel tempo, Cesetti avrebbe dovuto fare una sola cosa. E lo ribadisco usando un passaggio del suo lungo comunicato. Alla frase finale “sollecito l'intera giunta regionale a concretizzare quanto prima le procedure di reclutamento a tempo indeterminato del personale dei ruoli sanitari davvero necessario a potenziare e ad aumentare la qualità dei servizi e delle prestazioni erogate ai cittadini dalle strutture sanitarie presenti nella provincia di Fermo e in tutte le Marche", avrebbe dovuto aggiunge come incipit “vista la possibilità di assumere un giornalista, di cui l’Ast è priva da troppo tempo, sollecito….”.

Avrebbe mandato il suo messaggio politico, non avrebbe privato di dignità il ruolo del giornalista, che tra poche settimane avrà un nome e un cognome, come ce l’ha oggi solo che la figura scelta sta lavorando con un contratto a termine. Il danno è fatto? Le persone intelligenti sanno anche cambiare strada se capiscono di aver sbagliato.

*direttore www.laprovinciadifermo.com

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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