di Raffaele Vitali
FIRENZE/MONTEGRANARO - Entrando nella Sala delle Nazioni, una delle più belle all’interno della Fortezza da Basso, si incrocia lo stand di Lidfort. Il calzaturificio di Montegranaro è un punto fermo all’interno del Pitti Uomo con le sue scarpe di cuoio. A guidarlo, Vincenzo e Onelio Fortuna, con l’ascesa del nipote Luca.
Luca Fortuna, con quale spirito siete arrivati al Pitti Uomo?
“Questo Pitti lo affrontiamo col sorriso. Le stagioni stanno andando bene e questo è un inizio carico di freschezza, ci carica per il futuro”.
Inizio 2025 positivo?
“Il mondo non è così spento. L’Italia per noi è un mercato che va bene, poi il Giappone e l’Africa”.
Nigeria?
“Con il Sud Africa, la Nigeria è il riferimento”.
Parlando di Italia, nel caos mondiale è un salvagente?
“Per noi è un riferimento. Siamo uno dei posti più belli del mondo e le scarpe belle ci stanno bene. Un mercato che dà soddisfazione. Siamo presenti nelle grandi città e in alcune piccole boutique in posti comunque esclusivi, anche dal punto di vista estetico”.
Vi compra lo straniero in Italia?
“Dai dati un 50-50, gli stranieri entrano nelle boutique famose per la loro bellezza. Ci chiamano dall’estero per sapere se siamo presenti in determinati negozi per raggiungerci”.
Il Giappone è solido?
“L’instabilità dello yen ogni tanto pesa, ma ordinano con regolarità”.
Collezione, il pezzo forte?
“I mocassini sono il must dell’estivo. Con diversi tipi di pelli, il morbido e lucido sono i più richiesti. Ci sono poi i pellami più pregiati, come l’iguana e il coccodrillo che piacciono molto al mercato africano. Possiamo personalizzare ogni paio”.
Pitti promosso?
“L’anno scorso sono tornati diversi buyer, l’abilità è stata quello di tenerli. Questo è il primo risultato”.
La qualità è e resta il vostro punto di forza?
“Non possiamo cercare il prezzo, noi da sempre puntiamo sulla qualità. Non abbiamo mai pensato di scendere nel prezzo, come qualcuno consigliava. La qualità resta intoccabile ed è la strada vincente”.
