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Lezioni private a pagamento, indagine al Pergolesi: Procura archivia, Ministero attacca. Il direttore si dimette. Giostra: rischio commissario

4 Agosto 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – L’era di Nicola Verzina, dopo sei anni, è terminata. A concluderne la direzione del conservatorio Pergolesi è un provvedimento disciplinare del Mur, il ministero a cui fa capo il conservatorio. “Ho subito due indagini della Procura, entrambe archiviate per ‘infondatezza della notizia di reato’. Ma il provvedimento ministeriale è arrivato e le mie dimissioni sono anche una forma di protesta a un provvedimento che impugnerò davanti a un giudice” sottolinea Nicola Verzina. Che parla con una nota mentre a spiegare il tutto è il presidente del conservatorio di Fermo, l’avvocato Igor Giostra: “Situazione critica che non intacca la funzionalità della struttura, didattica e amministrativa”.

LE DIMISSIONI

Un provvedimento disciplinare del Ministero datato 25 luglio prevede che il professor Verzina “sia sospeso per trenta giorni”. Il massimo sarebbe stato tre mesi. “Il Mur è l’unico organo che può sanzionare i docenti e gli organi del Conservatorio” prosegue Giostra. Il provvedimento riguarda anche altri due docenti: uno non in carica, con dieci giorni di sospensione, e una che è stata invece licenziata “per aver dato lezioni private a pagamento a studenti del Conservatorio” spiega Giostra ricordando che sono provvedimenti impugnabili.

Verzina è entrato nel procedimento del Mur “per aver omesso la verifica dell’illecito e la trasmissione degli atti al Miur essendo a conoscenza dei comportamenti, a seguito di una indagine interna al Conservatorio” ricorda l’avvocato.

In realtà, riprende Giostra, era arrivata una comunicazione all’ex presidente Carlo Verducci del 2019: “Scattò una indagine interna che dimostrò l’infondatezza della denuncia di una studentessa cinese contro Verzina. Ma emerse invece la fondatezza di alcune segnalazioni verso due docenti. Verducci, come di dovere, trasmise gli atti alla procura della Repubblica di Fermo. Che ha aperto un procedimento penale contestando, su indagini della Guardia di finanza, una serie di reati dalla concussione all’abuso di ufficio. L’esito del procedimento è di archiviazione perché non raggiunta la prova del reato. Da qui il ‘non obbligo’ di segnalazione da parte di Verzina al Mur” chiarisce l’avvocato.

Unico dubbio del procuratore emerso fu in merito alle lezioni private, ma mancavano le prove. “Numerose le memorie difensive di Verzina dopo l’esposto di Verducci che ha fatto partire anche un procedimento disciplinare interno che ha rilevato la sussistenza delle condotte e ha comminato le sanzioni previste dal direttore”. Ma il Mur ha deciso comunque di sanzionare Verzina che, di sua sponte, il 28 luglio si è dimesso “per rispetto verso il conservatorio e verso me stesso” ha scritto.

COSA ACCADE

Da oggi il conservatorio Pergolesi è senza direttore. “Nello statuto non è previsto un vicario. Ma ci sono consiglio accademico e consiglio di amministrazione, con le loro funzioni”. Giostra ha subito contattato il Mur per sapere cosa possa fare il vicedirettore, il professor Sergio Mascara. “Ma siccome ci sono le ferie, non abbiamo avuto risposta”.

A tutto questo si aggiunge un ulteriore procedimento in corso che potrebbe portare al commissariamento del conservatorio. L’assenza del direttore rende la questione “sensibile e concreta. Per cui o il Mur dà incarico al vicedirettore o serve qualcuno che gestisca l’ordinaria e straordinaria amministrazione”. La fase è complessa, ci sono l’assunzione dei nuovi docenti e il procedimento per l’elezione del nuovo direttore che sarebbe scaduto a fine settembre e non era più rieleggibile, “insomma il lavoro non mancherebbe”.

Andrea Cervellini, che è il vicepresidente del conservatorio e membro esterno nominato dal Mur, chiarisce: “Il Cda resta in carica, con gestione di bilancio e pratiche amministrative. Chi decade, in caso di commissariamento, è il consiglio accademico”. Per cui, l’attività ordinaria non viene intaccata, dalle lezioni ai concerti, “ma so per certo che entro metà agosto avremo una definizione del nodo direzione” riprende ottimista Giostra.

TENSIONI INTERNE

I fatti contestati si riferiscono al 2017, Verzina era vicedirettore, e un episodio al 2018, in cui era già direttore. Nel 2017 alla guida c’era il sassofonista Mazzoni che chiarisce subito: “Non ho ricevuto nessuna segnalazione e non sono stato interessato dal alcun procedimento, né da parte della Procura, né del Mur”.

Tornado ai fatti, “non ci sono più state segnalazioni da quell’anno di episodi simili”. Per cercare di ritrovarsi di nuovo in queste situazioni, quest’anno sono state emesse due circolari, a giugno, che invitano a comunicare rapporti di preparazione o contatto con studenti che fanno domanda di selezione tramite esami. E anche agli studenti è richiesto di segnalare, in modo da eludere i prof dalle commissioni. Giostra sta lavorando anche a un codice etico per chi lavora al conservatorio, che riguarda i comportamenti dal direttore all’ultimo alunno. “Ci sono tensioni interne al conservatorio che covano. Questo crea attriti e problemi, vogliamo fermare questa escalation proprio tramite il codice etico” ribadisce.

I NUMERI

Eppure, il trend del conservatorio è in crescita, nonostante tutto. Negli ultimi anni sono nate ensemble come quella di sax, di jazz, da Camera, da musica contemporanea, per i clarinetti. Sono stati prodotti cd, create collaborazioni con università straniere e marchigiane. Nuovi investimenti. “Dobbiamo essere ottimisti. Il commissariamento non ci preoccupa e se non arriverà avremo un nuovo direttore come da prassi” conclude Giostra che ringrazia Verzina per il lavoro fatto negli ultimi sei anni.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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