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L'era Calcinari inizia in piazza. Primo voto, Trasarti presidente, e l'opposizione si spacca. "Se sbagliamo, aiutateci a migliorare"

24 Giugno 2025

SANT’ELPIDIO A MARE – Già era storica la vittoria dl centrodestra, che mancava a Sant’Elpidio a Mare da 21 anni. Ma ancora di più entra nella storia il primo consiglio comunale del sindaco Gionata Calcinari che si è tenuto in pazza, con il comune a fare da sfondo e non nella sala consiliare ‘prestata’ ai Crivelli.

Ad apire l’assise, dopo l’inno d’Italia, è Antonietta Schipani, alle 21.32. È lei la consigliera anziana, ovvero la più votata e quindi per i primi quindici minuti presiede e detta i ritmi. Con la segretaria generale inizia l’appello partendo dal sindaco Calcinari.

In prima fila i vertici di FdI, il partito del sindaco, Andrea Putzu e Andrea Balestrieri, oltre a don Enzo Nicolini e al consigliere di Noi Moderati, Marco Marinangeli. Il tempo della surroga degli assessori, con i nuovi consiglieri Claudia Bracalente, Stefano Berdini e Raffaele Corvaro, e si entra nel vivo.

Il vero punto è quello dell’elezione del presidente del consiglio comunale. La maggioranza propone Simone Trasarti, “una nomina condivisa, ci siamo anche incontrati con i consiglieri di minoranza che hanno condiviso la scelta. Auspico l’unanimità” è la proposta di Mauro Marsili per la maggioranza.

Ma qualcosa non deve essere andata come previsto. Per la minoranza interviene subito l’ex candidato sindaco Piermartiri: “Un incontro informale lo abbiamo avuto, mi aspettavo almeno la presenza del sindaco. Se dobbiamo scegliere un candidato idoneo, mi sarei aspettato una rosa di nomi, magari anche con uno della minoranza. Che Trasarti sia una brava persona è indiscutibile, ma c’è un modus operandi che andava reso più istituzionale. Per cui, non avrà il mio voto a favore, mi astengo”.

Chiede la parola anche Mirco Romanelli: “Mi sarei atteso un metodo più coinvolgente, ero pronto a discutere con la minoranza. Sono certo che Trasarti saprà coinvolgerci, sulla persona non abbiamo dubbi. Ma visto il metodo scelto ci  asterremo anche noi”. Inevitabile anche l’intervento di Rossano Orsili: “Il consigliere Marsili ci ha chiamato e poi ci siamo confrontati tra noi della minoranza. Il coinvolgimento prevede un confronto, no una comunicazione. Per questo mi asterrò”.

Ascolta il consigliere Marsili che subito replica: “Era nostra intenzione coinvolgere e condividere con la minoranza la proposta. Che si dica che non si è presentata una rosa è vero, ma non era neppure dovuto. Abbiamo chiesto proposte alla minoranza, non sono arrivati. Mi dispiace che si inizi così, con una astensione”.

Botta  risposta e prima del voto che viene interrotto dall’intervento del sindaco: “Pensavo che si potesse cominciare un po’ meglio. Non discutiamo sulla presidenza del consiglio, facciamolo sulle linee programmatiche. Non ho partecipato all’incontro a posta per lasciare ai consiglieri il compito di  scegliere, senza ingerenza. Fare più nomi? Tanto sarebbero sempre state figure della maggioranza. Abbiamo cambiato il metodo di condivisione, rendendo partecipi consiglieri e cittadini e questo faremo anche in futuro".

ll sindaco è chiaro: "Criticateci, consigliateci e vi ascolteremo. Ma sempre nell’interesse generale della comunità. Mi aspettavo l’unanimità per un consigliere nuovo che da anni si spende per la comunità e che avete tutti a parole promosso. Vi ricordo che l’astensione è un voto contrario e quindi mi dispiaccio. Noi non siamo qui per spartirci i poteri, ma per fare l’interesse dei cittadini. Se sbaglieremo, potrà capitare, sono certo che saranno anche gli stessi elpidiensi ad aiutarci a stare sulla retta via. Peccato che sia stata sprecata la prima occasione di condivisione”. Ed è qui che che scatta il primo applauso della piazza.

Le parole del sindaco hanno colto nel segno. Almeno pare. Orsili si alza, si avvicina ai colleghi di banco, crea un mini capannello, stile rugby, e si confronta, poi chiede di nuovo la parola: “Voteremo a favore, vogliamo dare fiducia al sindaco e alla sua apertura”.

Una vera notizia, la minoranza che asseconda il primo atto della maggioranza. Ma qualcosa non torna ancora, Romanelli è troppo carico: “Sindaco, l’astensione da sempre è un’apertura, un voto di fiducia ma non pienamente favorevole. Non è dire no, questo  i cittadini devono saperlo”. E così dicendo conferma l’astensione sua, e di altri due consiglieri. è solo il primo voto e già la minoranza si spacca.

Si vota, Trasarti è eletto a maggioranza: “Sarò il presidente del consiglio di tutti, al di sopra delle parti. Cercherò di favorire un clima di rispetto reciproco. Non organizzerò solo i consigli comunali, avvicinerò i cittadini alle istituzioni e viceversa. Parto dalla foto di don Enzo con i quattro candidati sindaci: un senso di unione, dialogo e amore per la propria città. Ognuno sempre con il proprio ruolo. Vale anche per la minoranza che si è astenuta. Questo clima di fiducia no piace a tutti, c’è chi vuole dividerci. Chiudo augurando buon lavoro al sindaco e a tutti”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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