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Le Marche vogliono ripartire sui pedali di Nibali. Sabatini: "Ma ora pensiamo alle imprese, 200 quelle a rischio con l'arancione a Fermo"

16 Novembre 2020

MARCHE La firma, nero su bianco, ci sarebbe dovuta essere oggi.
Vincenzo Nibali, il campionissimo delle due ruote, era pronto a essere
per un altro anno il volto delle Marche nel mondo. Ma il Covid ha
bloccato tutto. Per oggi, nella sede della Camera di commercio di
Ascoli, era previsto l’incontro per definire i dettagli della campagna
promozionale 2021, ma l’evoluzione della pandemia e il passaggio della
nostra regione a zona arancione non l’hanno permesso. «Spero di
tornare presto a percorrere le Marche, dalla costa all'entroterra.
Dopo una pausa, forse potremmo tornare a guardare i territori con
occhi più riconoscenti e un approccio più sostenibile», le parole del
campione, affidate a un messaggio.

Parla di un «arrivederci», il presidente della Camera di commercio
delle Marche, Gino Sabatini. «La presenza di Nibali in un incontro –
spiega –, seppure in forma ristretta e rispettosa dei protocolli di
sicurezza, sarebbe stato un momento importante per immaginare una
stagione turistica primaverile ed estiva libera dal Covid». «La
situazione – aggiunge – ci impone, però, rispetto e prudenza ancora
maggiori. Ora è il momento di mettere a punto sostegno e aiuti per il
presente immediato. I campioni conoscono la tenacia, l'attesa e la
ricerca di equilibrio. Cercheremo di farci ispirare da un fuoriclasse
come Nibali che sarà comunque presto con noi».

Sono più di 9.700 le aziende marchigiane colpite dalle restrizioni
legate all'emergenza e al passaggio a zona arancione. Il Comune più
penalizzato è San Benedetto, con 705 aziende, seguito da Pesaro (677),
Ancona (602), Fano (468), Senigallia (465), Civitanova (432), Ascoli
(360), Macerata (247), Jesi (227) e Fermo (215). «Camera Marche –
assicura Sabatini – è in stretto contatto con la Regione per mettere a
punto interventi diretti a dare ossigeno immediato, specie alle realtà
più piccole e per attrezzarle a muoversi al meglio nella dimensione
digitale, dove ora è indispensabile essere».

All’incontro a tre avrebbe partecipato anche la Regione, l'altro
partner della campagna. «Rinviamo questo appuntamento – spiega il
presidente Francesco Acquaroli – nell'attesa di poterci rivedere
quando sarà possibile». «La valorizzazione turistica e promozionale
del nostro territorio e del comparto dell'accoglienza marchigiana –
prosegue – resta una delle priorità dell'amministrazione regionale.
Quello legato all'ambiente e al ciclismo possiede le caratteristiche
di un turismo che oggi interpreta nuove necessità dei visitatori, che
scelgono i nostri territori per esperienze turistico-sportive, a
contatto con la natura, a due passi da luoghi magnifici di arte,
storia e cultura».

Nelle Marche, le imprese legate al ciclismo in modo diretto (escluso
l'indotto di alloggio e ristorazione) sono 446, tra chi le bici le
fabbrica, le commercializza, le ripara e le noleggia. «Il cicloturismo
– chiosa il delegato al Turismo della Camera di commercio unica,
Massimiliano Polacco – richiede infrastrutture materiali e
immateriali, manutenzione di ciclabile e ciclovie, fibra per essere
connessi e muoversi, anche da soli, in sicurezza e possibilità di
geolocalizzazione. È, inoltre, un turismo dolce, di prossimità, ma
distante dalle folle».

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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