ANCONA – "Le ZES rappresentano aree geografiche delimitate nelle quali le imprese, nuove o già esistenti, possono accedere a condizioni agevolate con il duplice obiettivo di semplificare le procedure amministrative e incentivare nuovi investimenti produttivi" sottolinea la Confcommercio.
Si tratta di un dispositivo strategico di politica economica volto a favorire lo sviluppo di territori in difficoltà, riducendo gli ostacoli burocratici e creando un contesto più favorevole alla crescita imprenditoriale.
"Le agevolazioni previste comprendono crediti d’imposta per investimenti, riduzioni doganali, vantaggi fiscali e incentivi diretti a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese. Un ulteriore beneficio è rappresentato dalle semplificazioni burocratiche e amministrative che mirano a ridurre tempi e costi per chi intende fare impresa".
In merito al provvedimento, il direttore Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco, è fiducioso: "L’inserimento della Regione Marche nella Zona Economica Speciale può rappresentare un’opportunità importante per il nostro tessuto imprenditoriale, che negli ultimi anni si è trovato a fronteggiare numerose difficoltà di diversa natura: basti pensare agli anni della pandemia, alla crisi energetica e dei consumi, alle conseguenze dei molteplici eventi calamitosi che hanno colpito il territorio e alla fragilità infrastrutturale della nostra Regione.
Accogliamo con interesse l’apertura di un nuovo scenario che, se correttamente implementato, potrà sostenere le imprese in difficoltà e attrarre nuovi investimenti, soprattutto in quelle aree interne più esposte al rischio di desertificazione economica e spopolamento".
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda infatti la possibilità di attrarre nuovi insediamenti produttivi in territori fragili, con impatti potenzialmente positivi anche sul fronte occupazionale e sociale.
Il Direttore Polacco sottolinea anche la questione infrastrutturale, da sempre una delle principali criticità della nostra regione, che si trova a combattere contro il suo storico isolamento: "Il potenziamento delle infrastrutture sarà fondamentale per cogliere davvero le potenzialità della ZES. Come regione in transizione, le Marche hanno ora a disposizione uno strumento in più per rafforzare il proprio sistema produttivo con il chiaro obiettivo di raggiungere gli standard delle aree più performanti del Paese.
Continueremo a monitorare da vicino l’attuazione della ZES".