FERMO – Funziona il rapporto tra cittadini e forze dell’ordine. Una chiamata al 112, spesso, aiuta a prevenire un crimine o comunque a ridurne l’impatto. “Molte chiamate riguardano anche situazioni sospette che vengono comunicate alla Polizia di Stato per l’immediato intervento o per successivi approfondimenti” sottolinea la questura di Fermo.
Due casi di cittadino-sentinella fanno ben sperare al Fermano. Il primo, la telefonata di un giovane che, dopo le 4 di notte, mentre fumava sul terrazzo, ha notato un ragazzo che tentava di aprire le portiere delle auto parcheggiate sotto la propria abitazione. Dopo aver chiamato il numero di emergenza e restando in costante contatto telefonico con l’equipaggio della Volante, gli operatori hanno dapprima raggiunto la strada indicata e successivamente individuato il soggetto che è scappato tra i vicoli di Fermo. Il ladro era stato attratto da una borsa porta computer, che i poliziotti hanno fatto rimuovere dal proprietario ricordando che bisogna evitare di lasciare oggetti di valore nelle auto.
Nel secondo caso, un altro cittadino di Fermo, dalla finestra ha visto altri due giovani che dal bagagliaio dell’auto tiravano fuori una pistola. L’allerta alla Polizia è arrivata e gli agenti si sono messi alla ricerca dei due giovani, partendo da scarne indicazioni sul modello dell’auto. Le immagini degli impianti di videosorveglianza hanno permesso di rintracciare il proprietario.
Il giovane, raggiunto dagli investigatori è stato sottoposto a perquisizione e nel bagagliaio dell’auto è stata ritrovata la pistola, una scacciacani senza munizioni con il tappo colorato di nero per farla sembrare vera. La pistola è stata sequestrata mentre il ragazzo è stato denunciato. “Il porto, senza giustificato motivo, fuori dalla propria abitazione di strumenti in metallo riproducenti armi (pistole giocattolo) ovvero strumenti di segnalazione acustica che esplodono cartucce a salve (pistole scacciacani), sprovvisti del tappo rosso occlusivo della canna – o come in questo caso, con il tappo rosso modificato - costituisce reato per il quale la specifica normativa prevede la sanzione dell’arresto da sei a diciotto mesi e l’ammenda da 2.000 a 20.000 euro” ricorda la questura guidata da Rosa Romano.
Che plaude anche all’arresto effettuato dai suoi agenti della Stradale di Porto San Giorgio pochi giorni fa durante l’attività di vigilanza sulla rete autostradale. Controllo di un mezzo, targa straniera, e arresto di uno dei due passeggeri, che era ricercato.